Kia – Il PV5 si fa sistema

L’arrivo sul mercato deI PV5 e della famiglia dei PBV va ben oltre la notizia dell’ingresso della Casa coreana sulla scena europea dei veicoli commerciali, che già ha destato parecchia curiosità nel settore. Si tratta dell’applicazione di quel concetto di mobilità personalizzata, trasversale al trasporto delle persone e delle merci, che per il costruttore coreano è diventato una missione. Un impegno che si ritrova nella presenza, fra le versioni di fabbrica del PV5, del furgone a tetto alto con le tipiche soluzioni di carico e scarico per le operazioni logistiche ad alta densità di consegne e ritiri di pacchi, del pulmino Wav a cinque posti con rampa per carrozzelle ed equipaggiamento per la mobilità di persone con disabilità e di un autotelaio cabinato con cassone o furgonatura a capacità maggiorata: configurazioni abituali nel segmento dei commerciali grandi (specie la prima: un inedito assoluto per la taglia è la possibilità di camminare in piedi nel vano di carico),  che qui vediamo invece applicate a un modello nativo elettrico in versioni da 4,5 o 4,7 metri di lunghezza (cambia solo lo sbalzo posteriore). L’ambizione della Kia è di associare gli ingombri di un veicolo compatto come il Renault Kangoo a una capacità di carico simile a quella di un medio come il Fiat Scudo, e a portate di 7-800 kg, sempre a metà strada fra le due classi. Debutto in casa. Il Mobility Show 2025 di Seul è il primo dove vengono esposte alcune varianti di produzione del PV5, che entrerà in listino a maggio, con inizio della produzione degli esemplari per l’Europa ad agosto nello stabilimento coreano di Hwaseong e un obiettivo a regime di 100 mila unità all’anno. L’indicazione sui prezzi arriva da fonte autorevole: Ho-Sung Song, ceo della Kia, anticipa un valore di 35 mila euro Iva inclusa, effettivamente concorrenziale rispetto a quelli dei modelli elettrici (e non solo) di classe compatta già sul mercato. I meno di 29 mila euro Iva esclusa che ne derivano sono riferiti alla versione furgone corto con la batteria più piccola, al lito-ferro-fosfato, da 43,3 kWh di capacità, che arriverà nel 2026; da subito ci saranno quelle con accumulatori al nichel-cobalto-manganese da 51,5 e 71,2 KWh, a parità di motore da 100 kW-136 cavalli. Al Salone della capitale coreana sono esposti i PV5 furgone e Passenger 5 posti a passo lungo e tetto normale (che per il trasporto persone sarà la sola taglia disponibile), compresi il Crew – con paratia mobile per passare dalla configurazione a due posti a quella a cinque – e il Wav. L’articolazione della gamma sarà associata a una infrastruttura di servizi, in parte frutto di collaborazioni con fornitori, alcune delle quali già note , come quelle con Samsung Telematics e Geotab. In occasione del Salone di Seul s’è aggiunto un memorandum d’intesa con LG, nella veste di partner per apparecchiature supportate dall’intelligenza artificiale e dedicate sia al tempo libero (una delle aree del PV5 Passenger e di future varianti per il camping) e alla produttività. La sintesi del programma di collaborazione, come spesso avviene, è stata affidata a un concept, anzi due, battezzati PV5  Spielraum: lo Studio Concept assiste i professionisti in viaggio con elettrodomestici LG e un apparato IA in grado di monitorare il programma di lavoro dell’utente, calcolare il tempo di viaggio rimanente alla destinazione e consigliare di conseguenza le impostazioni degli elettrodomestici; il Glow Cabin concept è un vero e proprio camper light, più ricco di elettrodomestici a supporto delle attività outdoor. La collaborazione con LG è aperta a sviluppi nella gestione dei servizi di ricarica e van sharing. I fratelli in arrivo. Se già per il PV5 si annunciano ulteriori sviluppi a livello di hardware, come il Passenger fino a otto posti e il furgone con tre posti in cabina, ancora più ambizioso è il piano di crescita generale della famiglia elettrica e software defined della Kia, che fra due anni si allargherà al PV7, anche in questo caso un modello di confine, ma fra i medi tipo Volkswagen Transporter e i grandi come il Fiat Ducato. Fra quattro anni sarà invece la volta del PV9, modello che affronterà ancor più direttamente la concorrenza di quest’ultima fascia, cioè dei modelli da 3,5-4,25 tonnellate di peso totale, e al cui sviluppo è stata data la precedenza rispetto a quella di un più compatto PV3.