Kia Picanto – Più ricca e sicura, promette consumi interessanti
In Italia le citycar piacciono ancora, eppure la loro offerta è sempre più limitata. La Fiat Panda, giusto per citare il modello di gran lunga più venduto nel nostro Paese, ora è proposta con un solo powertrain e due allestimenti. Di altra pasta è la quarta generazione della Kia Picanto, in concessionaria nelle prossime settimane, e disponibile con due motori aspirati (1.0 a tre cilindri da 63 cavalli o con l’1.2 da 79, quest’ultimo ripreso dalla Stonic), due tipi di trasmissione (manuale o robotizzata a 5 marce, proposta a mille euro) e quattro allestimenti. Al profondo restyling del frontale e della zona posteriore, la coreana abbina interni molto più tecnologici e ricchi, fin dalla base Urban per arrivare alla più sportiveggiante GT Line. L’allestimento 20th Anniversary Edition del mio test celebra i venti anni dal lancio del primo modello in Italia ed è disponibile solo col motore meno potente, rivisto leggermente per ridurne emissioni e consumi. Guidandolo fra le colline nei dintorni di Torino, ne ho apprezzato, oltre all’agilità e alla dotazione tecnologica, soprattutto i consumi: 17 km/l di media indicati dal cruscotto digitale. Niente male, tenuto conto che non è presente alcuna forma di ibridizzazione. Quanto prima verificheremo questo dato con le procedure rigorose e gli strumenti del nostro Centro prove. Intanto, le premesse sembrano buone.
Entro l’anno anche a Gpl. Ma torniamo un attimo all’offerta, che è uno dei punti forti della nuova Kia Picanto e che nei prossimi mesi si arricchirà della versione a Gpl, basata sull’1.0 da 63 CV, con entrambi i tipi di trasmissione. Anche per lei, la garanzia è di 7 anni (o 150.000 km) come per il resto della gamma. Stessa durata per le nuove funzioni gratuite Kia Connect dell’infotainment con schermo di 8 che di serie ha pure il navigatore con informazioni sul traffico in tempo reale e aggiornamenti over-the-air. Una dotazione non da poco, soprattutto per una citycar, e che, come accennato, si ritrova pure nella base Urban, con prezzi da 16.500 euro. La stessa offre già i cerchi di lega da 14 e la frenata automatica d’emergenza attiva anche nelle svolte agli incroci, oltre al cruise control e al centraggio in corsia. La 20th Anniversary Edition, da 17.950 euro, aggiunge i fari full Led, i veri posteriori scuri, le frecce negli specchietti e il ruotino di scorta. Inoltre, ha cerchi di 16. Non mancano promozioni in caso di rottamazione, e i clienti delle 155.000 vecchie Picanto ancora circolanti in Italia possono beneficiare di un extrasconto di 500 euro sull’acquisto del nuovo modello.
A misura di città. Nella guida è difficile notare l’aumento di rigidità della scocca introdotto proprio con il nuovo modello, mentre fra le curve può capitare di apprezzare la nuova funzione dell’Esp che, frenando la ruota interna alla curva, aiuta a migliorare la precisione. Ma la Kia Picanto è soprattutto un’auto per muoversi in città, e farlo piuttosto comodamente, almeno in quattro: tanti i centimetri a bordo, in rapporto ai 360 cm da un paraurti all’altro. Sono 5 in meno della già citata Panda, mentre il passo è decisamente più lungo (240 cm, contro i 230 della rivale italiana). Nei parcheggi si può contare su uno sterzo leggero e su una valida retrocamera con linee che mostrano la traiettoria in manovra. Sempre in città può anche capitare di sfruttare la nuova funzione dell’app Kia Connect: si chiama Last Mile Navigation e consente di seguire il percorso fino alla meta sul proprio cellulare, quando magari si parcheggia un po’ distante dalla destinazione impostata.