Kimera – La EVO37 apre il Rally di Monte Carlo

Che anno è? Che giorno è? Per pochi attimi il pubblico è stato tentato di prendere il cellulare dalla tasca per controllare la data. Il luogo, Monte Carlo, è invece difficile da confondere, ma fa davvero strano vedere una 037 sfilare davanti alla leziosa bomboniera di marmo e granito del Casinò del Principato, durante la passerella in notturna del primo appuntamento dell’anno del Mondiale rally. Ma non era una Lancia. Però ci somiglia molto, la Kimera EVO37, anche nel nero, giallo e rosso della livrea che celebra il 150esimo anniversarip della Pirelli, partner storico della Casa torinese nei rally e da due anni fornitore unico del WRC. Chiudendo gli occhi, si è tentati di lasciarsi ingannare dal sibilo rabbioso del compressore volumetrico. Invece si guarda avanti, anche se questo è un anno di calendari che contano: il 90 Rally di Monte Carlo nella cinquantesima edizione del  Campionato del mondo rally segna anche i 40 anni dal debutto della Lancia 037 nel Mondiale. anche la prima volta che il WRC apre all’elettrificazione con la categoria Rally1, caratterizzato da vetture con potenze che fanno impallidire anche le auto leggendarie del Gruppo B. Però anche i 500 e passa cavalli e i 550 Nm di coppia della Kimera EVO37 sono tanti, anche solo per fare bella figura nello shakedown del Principato di Monaco. “Sicuramente rivedere una 037 a Monte Carlo è una delle visioni che hanno acceso la mia fantasia fin dalla concezione dell’auto”, confida Luca Betti, il fondatore di Kimera Automobili. “Grazie all’amicizia e alla partnership con Pirelli, che colgo l’occasione di ringraziare insieme a Mario Isola e Petter Solberg (che hanno guidato la EVO37 a Monte Carlo, ndr), dell’idea si è parlato l’anno scorso e ha preso forma con un’organizzazione repentina, come da tradizione nei rally”.

Equipaggio d’eccezione. Non poteva scegliere un momento migliore per fare passerella, la Kimera EVO37. Dopo le immagini e le presentazioni statiche dello scorso anno, è anche la prima volta che possiamo vedere di che pasta è fatta. Mario Isola, a capo del reparto F1 & Car Racing di Pirelli e pilota per un giorno, l’ha guidata con decisione e cautela – si tratta pur sempre di un oggetto da 480 mila euro in su – fra i dirupi intorno al Principato. Al suo fianco, un navigatore di lusso come Petter Solberg, campione del mondo 2003 e tre volte vicecampione fra il 2002 e il 2005. Abituati alle forme muscolose e compatte delle moderne contendenti, la presenza larga e piatta della Kimera 037, così démodé ed evocativa, ha quasi commosso il pubblico. “Se parliamo di sensazioni, è stato una sorta di ritorno al futuro. In un contesto così storico e affascinante come il Monte Carlo, e allo stesso tempo ipermoderno e tecnologico come il WRC, la EVO37 è stata una macchina del tempo che ha trasportato le sensazioni e le emozioni del passato. Il pubblico l’ha recepito in maniera fortissima: a detta di tutti, è stata la più fotografata e rincorsa nei giorni del rally”, racconta Betti.

Dove tutto è iniziato. stato bello rivedere la silhouette della 037 proprio qui, dove tutto è iniziato con la vittoria di Walter Röhrl nel 1983 (la sportiva aveva preso parte ad alcune gare l’anno precedente, senza ottenere risultati di spicco). Dopo aver debuttato a Mondiale già iniziato nel 1982, infatti, i tecnici di Torino misero mano alla meccanica, portando il quattro cilindri 2 litri Abarth tipo 232ar4 dai 260 CV iniziali fino a quota 305 CV, tutti scaricati dalle ruote posteriori. Una rabbia sfruttabile solo grazie al telaio tubolare progettato alla Dallara e al folto pelo sullo stomaco di Walter Röhrl e Markku Alén, che qui fecero doppietta battendo le Audi Quattro Sport dei vari Hannu Mikkola, Stig Blomqvist e Michèle Mouton, dando così il via a una storia fatta di successi per la 037. Quel Monte Carlo, infatti, fu la bottiglia di champagne che varò una stagione da incorniciare. Navigò lontano il team Lancia, fino al Mondiale Costruttori. Fu l’ultima, grande affermazione della trazione posteriore. Un momento di passaggio, esattamente come questo: dalle due alle quattro ruote motrici, ora si passa all’aiuto supplementare dell’elettrico. Come la storia dell’automobile, anche il rally vive di cicli. Se n’è appena aperto uno nuovo. Vogliamo spingere un po’ a fondo il pedale dell’immaginazione? Oltre che del Monte Carlo, la Kimera 037 potrebbe anticipare i tempi aprendo la pista a una categoria riservata ai restomod, rigorosamente endotermici e sovralimentati. Il divertimento e le suggestioni sarebbero assicurati tra le Alpine, le Audi e le Porsche. “E un pilota ci sarebbe già da subito”, garantisce Betti.