L’intervista – Viano (UnipolRental): le flotte di nuovo verso il plug-in
Come si stanno muovendo i fleet manager riguardo alle scelte di segmento, alimentazione, durata dei contratti?
Le aziende che fanno un uso intensivo della flotta sono particolarmente focalizzate sul contenimento dei costi e tendono a rimodulare la car list in ottica di risparmio. In generale, notiamo un crescente interesse sulla riduzione dell’impatto ambientale della flotta, senza rinunciare a confort e prestazioni. Per questo un numero sempre maggiore di clienti si sta orientando verso veicoli plug-in hybrid o a benzina come soluzione temporanea, in attesa che venga strutturata una rete di ricarica elettrica più capillare sul territorio. L’interesse per l’ibrido ricaricabile potrebbe rafforzarsi ulteriormente qualora la riforma della tassazione del fringe benefit contenuta nel testo del disegno di legge bilancio – che prevede agevolazioni basate esclusivamente sul tipo di alimentazione – venisse approvata nella versione proposta.
L’auto aziendale è ancora una forma di retribuzione e riguardo molto apprezzata: notate nelle imprese la volontà di estenderla a una platea di dipendenti più ampia e in forme diversificate?
Certo, e questo ampliamento si accompagna all’evoluzione delle formule di mobilità aziendale, con l’introduzione di soluzioni più flessibili come il car sharing interno. Le imprese puntano sempre di più su opzioni diversificate, che rispondano meglio alle esigenze individuali e contribuiscano a migliorare l’esperienza lavorativa e la fidelizzazione dei dipendenti.
Pensa che si tratti di un trend stabile?
Sì, ma per sostenere e accelerare questa espansione, è essenziale intervenire sul piano fiscale, allineando la deducibilità dei costi e la detraibilità dell’Iva sull’auto aziendale a quanto avviene in altri Paesi europei. Gli incentivi economici, seppur efficaci nel breve termine, tendono a provocare distorsioni nel mercato e mancano di continuità. Una tassazione favorevole e stabile nel lungo periodo sarebbe invece una soluzione strutturale, in grado di garantire un impatto duraturo e sostenibile.
Il successo del canale del noleggio a lungo termine sta mettendo sotto pressione le strutture che si incaricano del post vendita: quali azioni intraprendete per esigere elevati livelli di servizio?
UnipolRental è impegnata in un percorso di cambiamento che ci permetterà di diventare non solo più efficienti e produttivi, ma anche di avvicinarci maggiormente alle esigenze dei nostri clienti. Siamo consapevoli che la gestione dei fermi tecnici rappresenta un punto cruciale per la soddisfazione del cliente e, per questo, stiamo lavorando attivamente su più fronti. Il nostro obiettivo è ridurre i tempi di fermo tramite una gestione più efficace delle riparazioni e della manutenzione ordinaria, anche grazie all’uso di soluzioni digitali evolute. In aggiunta, stiamo rafforzando la gestione dell’authority degli interventi di meccanica, un processo iniziato lo scorso settembre e che verrà completato entro la prima metà del 2025. Questi interventi ci permetteranno di garantire tempi di riparazione più rapidi, un maggior controllo sui costi e una riduzione del numero e della durata dei veicoli sostitutivi. Anche in questo caso, le sinergie all’interno dell’ecosistema Mobility del Gruppo Unipol rappresentano un’opportunità unica, che ci consente di ottimizzare la gestione complessiva del postvendita e raggiungere elevati standard di servizio.