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Lusso e supercar/2 – Un viaggio nell’auto su misura

Da che auto è auto, la personalizzazione sartoriale – o bespoke, per gli anglosassoni – è sempre esistita. Nei primi decenni, fu dettata dalla possibilità di creare direttamente sulla base dell’autotelaio da parte dei primi carrozzieri, provenienti – appunto – dal settore delle carrozze a cavalli e già abituati a soddisfare le esigenze della loro clientela d’élite. Da qui i grandi nomi come Brewster & Co., poi assorbita dalla Rolls-Royce America nel 1937; mentre l’inglese Park Ward e la belga Vanden Plas realizzavano carrozzerie sulle aristocratiche Bentley. Nella seconda metà del secolo, la relativa democratizzazione del bespoke è passata anche per l’enorme popolarità e i capricci dei nuovi ricchi come cantanti, attori e calciatori. Ne è un esempio la Rolls-Royce Phantom V appartenuta a John Lennon, celebre per la verniciatura psichedelica. Dentro, Lennon fece modificare la panca posteriore in letto matrimoniale e installare un televisore Sony, un radiotelefono, l’impianto hi-fi con giradischi e il frigo portatile.

Da Castagna e gli altri alle “special” dell’Avvocato. In Italia, a Milano, fin dagli albori del Novecento la Carrozzeria Castagna si distinse per allestire auto uniche sugli autotelai Isotta Fraschini, Hispano Suiza, Lancia, Alfa Romeo e Daimler-Benz. Oggi continua a stupire trasformando le “piccole” Mini e le Fiat 500 elettriche. Famose, fra le altre, le sue Spiaggine che esaltano la fantasia e l’arte di costruire su un’utilitaria. Le possibilità offerte dalla tecnologia delle stampanti 3D sui materiali compositi ha permesso un ulteriore salto di qualità: “Svincolati dagli stampi, siamo arrivati al tailor made assoluto, molto più evoluto rispetto a prima”, conferma Gioacchino Acampora, patron di Castagna. Le carrozzerie italiane hanno prosperato sia lavorando su misura, sia nelle serie più o meno limitate. Chi si serviva da Zagato, Touring o Scaglietti non era necessariamente un pilota: l’importante era arrivare primi in via Veneto e a St Moritz. Non per nulla Gianni Agnelli chiese e ottenne diverse Ferrari speciali. Famose sono la 166 MM definita “barchetta”, la 365 P Berlinetta Speciale con tre sedili; e l’unica Ferrari F40 al mondo con trasmissione automatica Valeo. L’Avvocato si distingueva anche per le sue Fiat personalizzate dalla livrea grigia metallizzata e blu. L’originalità del bespoke alimentato dall’amore per l’oggetto automobile è stato ripreso negli anni recenti dal nipote Lapo Elkann, co-fondatore di Garage Italia a Milano. Oggi l’atelier lavora su più livelli, dai Pandini elettrici alle 500, fino alla Pagani Huayra Lampo.

Nella Terra dei motori. A proposito di Motor Valley: se chi ordina una hypercar unica come la Pagani si aspetta di poter dire la sua, Ferrari ha precorso i tempi lanciando nel 2011 il programma Tailor Made. Il Cavallino Rampante aveva sempre soddisfatto i suoi clienti più celebri, a cominciare dalla berlinetta 375 MM per il regista Roberto Rossellini e Ingrid Bergman. Ciò ha portato a “istituzionalizzare” il servizio nel dipartimento Tailor Made, che con la linea “Ispirazioni” ha proposto un ventaglio di proposte per modificare la Roma, la SF90 Stradale e la 812 GTS declinandole nelle collezioni Scuderia, Classica e Inedita. Anche in Lamborghini è possibile ordinare gli interni della propria Aventador o Huracán dello stesso colore dello smalto per unghie preferito dalla moglie, grazie al programma Ad Personam. Certo, i vincoli omologativi non possono più permettere delle Lambo così speciali come la serie di Countach LP 400 S costruite per Walter Wolf, patron dell’omonima scuderia di F1, e presentate a Ginevra nel ’78. In ogni caso, le combinazioni di tinte, finiture, materiali e possibilità di intervenire sugli interni sono infinite. E configurabili nell’Ad Personam Studio, l’area dedicata all’interno della sede storica di Sant’Agata Bolognese. Neppure i clienti Maserati si sono mai tirati indietro, quando c’era qualcosa di ancora più speciale da richiedere. La Casa del Tridente ha avviato il suo programma Fuoriserie, che a oggi ha inserito più di 1.100 ordini speciali con 600 vetture già prodotte. Il modello più richiesto? La Suv Levante.

Il sarto d’interni. La ricerca del lusso personale ha sempre fatto la differenza non solo nei dettagli, ma negli accessori che accompagnano l’auto di alto profilo. Il modenese Mauro Schedoni, scomparso nel 2021, si fece un nome realizzando i set di valigeria su misura delle Ferrari sportive, che lo portò a diventare fornitore esclusivo del Cavallino Rampante. E se proprio si vuole fare la differenza, oggi c’è chi affida il design degli interni a professionisti di fama internazionale come Tristan Auer. L’architetto parigino è un grande appassionato della forma auto e trasforma gli abitacoli delle vetture classiche in salotti elegantissimi e ricercati. “La casa è un abito che si adatta alla psicologia e alla morfologia del cliente, come dal sarto. E io sono un sarto d’interni”.