Lutto nell’auto – Addio a Giotto Bizzarrini
Il mondo dell’auto piange la scomparsa di Giotto Bizzarrini, ingegnere-collaudatore che ha realizzato iconiche Ferrari come la 250 GTO e la Testa Rossa, ma anche (seppur per poco) imprenditore, fondatore dell’omonimo marchio di Gran Turismo stradali, a Livorno. Si è spento all’età di 96 anni. I funerali si terranno lunedì 15 maggio a Quercianella.
La carriera. Livornese, dopo la laurea in ingegneria a Pisa, Bizzarrini muove i primi passi nel reparto Sperimentazione dell’Alfa Romeo, per poi approdare alla Ferrari, nel 1957, assumendo il ruolo di capo di Collaudi ed esperienze. A lui si devono non solo alcune importanti sportive italiane, come le due Rosse sopra citate, ma anche importanti motori da competizione e capolavori ingegneristici come il V12 Lamborghini. Nel 1964 si mette in proprio. Fonda la Prototipi Bizzarrini (poi semplicemente Bizzarrini) per produrre delle GT fatte in Toscana: nel 1965 vede la luce la 5300 GT Strada, oggi una rarità per collezionisti.
La nostra intervista del 2012. L’avventura imprenditoriale dura poco: la produzione della 5300 GT cessa nel 1969 dopo 133 esemplari. Giotto Bizzarrini, però, non esce dal mondo dell’auto. Continua a lavorare come progettista consulente per molte Case italiane. Fino a pochi anni fa è stato professore universitario: nel 2012 aveva ricevuto una laurea magistrale honoris causa in Design dall’Università di Firenze. Quattroruote ricorda l’uomo e il personaggio in questa intervista del nostro direttore, Gian Luca Pellegrini, apparsa per la prima volta sul volume “Quattroruote – profili di eccellenza”, pubblicato nel gennaio del 2012.