Lutto nell’automotive – Addio a Emilio Petrone, manager e appassionato
Il mondo dell’auto piange Emilio Petrone, 61 anni, top manager e appassionato recentemente scomparso in un incidente stradale. Salernitano di origine, ma residente da tempo a Milano, Petrone era sposato e aveva due figlie. Dal 2023, faceva parte del consiglio d’amministrazione della Pagani. La redazione di Quattroruote si stringe intorno alla famiglia, all’azienda ed esprime il più sentito cordoglio per la perdita.
Carriera stellare. Laureato in Economia con un master in Marketing e Finanza, Petrone inizia la sua carriera in Ferrero, per approdare poi in Unilever e Sara Lee Corporation. All’inizio degli anni Duemila è presidente e amministratore delegato di Mattel Italia; nel 2008 diventa ad di Sisal, contribuendo al rilancio del gruppo, e portandolo a raddoppiare il fatturato. Nel 2018 è stato premiato ai Ceo Awards di Forbes nella categoria Vision.
Il ricordo di Horacio Pagani. Il fondatore della Casa di San Cesario sul Panaro esprime la sua grande vicinanza alla famiglia di Petrone e lo ricorda così: “Con profondo dolore annunciamo la scomparsa del nostro caro Emilio Petrone, socio e membro del consiglio di amministrazione di Pagani S.p.A., nonché una delle persone più gentili e ispiratrici che abbiamo mai avuto il privilegio di conoscere. La sua saggezza, generosità e incrollabile passione hanno, negli anni, plasmato la direzione di Pagani in modi che continueranno a risuonare per lungo tempo. Emilio sarà sempre ricordato per la sua coinvolgente positività e la sua capacità di far sentire ogni persona valorizzata. La sua eredità non si riflette solo nei traguardi delle aziende che ha contribuito a far crescere, ma soprattutto nelle innumerevoli vite che ha toccato con il suo calore e la sua sincerità.
Grande appassionato di auto sportive a produzione artigianale, Emilio ci ha lasciati in seguito a un tragico incidente. I nostri pensieri e le nostre più sentite condoglianze vanno alla sua famiglia in questo momento difficile. Ci mancherà profondamente, ma la sua influenza vivrà nel lavoro che continueremo a svolgere e nei valori che ci ha insegnato a custodire”.