Made in Usa – Dentro il mercato americano/1: i gruppi che hanno venduto di più nel 2021

Certo, la notizia dell’anno è stata il sorpasso della Toyota sulla General Motors: mai, prima del 2021, un costruttore straniero aveva scalzato un americano dalla vetta della classifica delle vendite in patria. Ma proprio questo pretesto dal significato storico così rilevante ci ha sollecitato la curiosità. Che cosa succede, ci siamo chiesti, se andiamo a scavare un po’ più a fondo nei dati del mercato a stelle e strisce?

Un anno ricco di spunti d’interesse. Ebbene, con l’episodio di oggi di “Made in Usa” inauguriamo una mini-serie di focus sulle vendite d’Oltreoceano. L’attenzione, in questo caso, ricade sui gruppi, e nella fattispecie sui 15 che hanno registrato i livelli di immatricolazioni più elevati in questo anno così irto di difficoltà, in cui la crisi dei semiconduttori ha rallentato una ripresa che dopo lo scoppio della pandemia avrebbe dovuto essere ben più vigorosa.

I top e i flop. Ma come sempre accade, l’analisi dei numeri racconta una realtà ben più articolata di quella che può essere rappresentata da una qualunque loro sintesi. Si scopre, per esempio, che quelli che hanno sofferto di più il collo di bottiglia nella fornitura dei microchip sono stati proprio gli americani. E che al contrario certi giapponesi che qui da noi consideriamo “piccoli” (Honda, Subaru e Mazda, tanto per fare i nomi), al di là dell’Atlantico non solo mantengono dimensioni da autentici colossi, ma godono pure di ottima salute e in quasi tutti i casi crescono più forte del mercato.

Tesla, un sorpasso illustre in patria. Ultime note, in calce, le dedichiamo al fenomeno Tesla. Perché il marchio elettrico di Palo Alto non solo ha segnato un +87% nelle vendite globali, arrivando a superare di gran lunga le 900 mila unità. Ma si è pure tolta, in patria, la soddisfazione di superare un autentico mostro sacro del segmento premium. Non vi resta che andare a scoprire di chi si tratta…