#MakeLanciaGreatAgain – Lelefantino (rosso) nella stanza

C’è una cosa di cui dobbiamo parlare, e dobbiamo farlo adesso. Questa cosa si chiama Delta. Lancia Delta. E non possiamo più fare finta che non esista, che non sia mai esistita, che sto elefantino rosso nella stanza non ci sia. C’è eccome. C’è da un sacco di tempo e ultimamente sta facendo di tutto per dirci che non ha la minima intenzione di togliersi di mezzo. E allora è arrivato il momento di capire perché se ne stia ancora lì, sospeso a mezz’aria tra l’indifferenza della storiografia ufficiale e l’eco di una tradizione orale che sale, sì, dalla base. Ma che oggi è talmente forte da non poterla più ignorare.

E quindi portiamola rapidamente, promesso alla luce.

Premessa. Magnus Walker è un signore che alcuni osservatori potrebbero definire superficialmente, semplicemente, eccentrico. Una specie di controfigura sciamannata scappata dalle gabbie di qualche set di Pirati dei Caraibi. E invece, sotto l’epidermide che sempre inganna, c’è una combinazione di passione, competenza e soprattutto capacità di comunicare certi aspetti più viscerali dell’oggetto-automobile con pochi, pochissimi eguali al mondo. Le Porsche, predilige, e a certe sfumature tendenti al restomod filone filosofico-estetico che ha contribuito a rendere popolare della 911 ha legato buona parte della sua fama mondiale.

Big Apple Outlaw. Bene, si dà il caso che, di recente, il signor Walker abbia preso a cuore la questione Delta. Lo ha fatto l’anno scorso, per la precisione, con un video chiamato Big Apple Outlaw (qui sopra) in cui, detta in poche parole, se ne va in giro per New York con un Deltone Integrale Evo, in un’atmosfera a metà strada tra le sonorità anni 80 di Knight Rider e i neon fluo di Drive (piccolo capolavoro noir del 2011, Palma d’oro a Cannes, con Ryan Gosling autista-giustiziere su tutti). Basta. Fine. Niente dialoghi, storyboard banalissimo. Ma con tre parole in croce avete già capito: quei tre minuti di filmato che in America ha spopolato trasudano coolness automobilistica a bacinelle.

Hot Wheels. E una rondine non fa primavera, va bene, siamo d’accordo. Però se il signor Walker di cui sopra, termometro affidabilissimo di cosa faccia tendenza nel sottobosco sempre più vivo del restomod, torna sulla Lancia Delta adesso, per presentare una sua interpretazione in chiave modellino Hot Wheels di quell’auto che per anni ci siamo raccontati avesse una fama regionale europea, tutt’al più significa che torniamo irrimediabilmente al punto di partenza: c’è un elefantino rosso nella stanza. E dobbiamo parlarne.

#MakeLanciaGreatAgain e la Futurista. Il fenomeno del revival della Delta, del resto, è qualcosa che affiora ben prima del video di Walker per le strade di NYC. Volendo trovarle, le origini si potrebbero individuare nella nascita, sostanzialmente contemporanea, della Futurista di Automobili Amos intuizione felicissima perché sincera e appassionata, datata 2018 e dell’hashtag #MakeLanciaGreatAgain, che divenne popolare come scimmiottatura della campagna elettorale con cui Donald Trump conquistò la Casa Bianca un anno prima.

Non chiedete l’erede. Insomma, posto che la passione per la Lancia non si è mai spenta del tutto, sono almeno quattro anni che lo spettro del marchio e del suo modello recente più rappresentativo aleggia con maggiore insistenza nei pensieri degli appassionati. E chiede voce, spazio, aria. Diamoglieli, cavolo. Che non significa attenzione oh, qui c’è il passaggio chiave facciamo la letterina a Babbo Natale in bella calligrafia e chiediamo a Carlos Tavares di regalarci un’erede della Lancia Delta. Per quello che mi riguarda sarebbe noioso e stucchevole. E temo pure un risultato di scarso spessore. Qui il punto è un altro.

Sei lettere: Trasuda coolness automobilistica a bacinelle. Qui il punto è che la voce, lo spazio, l’aria non vanno restituiti alla Delta in senso stretto, ma allo spirito del marchio Lancia. Qui il punto, in definitiva, è che stamattina ho fatto tardi in ufficio (in realtà faccio sempre tardi in ufficio) perché, mentre mangiavo le macine, Youtube mi ha fatto partire un trip lancista dal video dei collaudi della Delta S4 con Giorgio Pianta e Markku Alen a La Mandria. Zero musiche, montaggio elementare, niente frizzi e lazzi. Però trasudava coolness automobilistica a bacinelle. Ecco: dovendo scrivere qualcosa a Tavares, che vivaddio ha espresso la mezza idea di dare nuovi prodotti alla Lancia, gli consegnerei questa mia personalissima definizione del marchio.