Maranello – Ferrari elettrica, sei tu?
Dirlo con certezza è impossibile, ma sotto quel telo rosso potrebbe esserci la prima Ferrari elettrica della storia. Durante la visita legata all’evento di presentazione dell’e-building di Maranello non era presente alcuna vettura inedita solo un gran numero di 296, Purosangue, Roma e 12Cilindri , ma nel video rilasciato dalla Casa per mostrare le linee produttive su cui nasceranno le Ferrari del futuro si nasconde un’auto con proporzioni da coupé a ruote alte, nonché l’unico modello coperto da un telo in questo video: tutte le altre scocche, principalmente di Purosangue (le cui forme, a onor del vero, ricordano quelle dell’auto coperta), sono infatti ben visibili. E questo ci fa pensare che quella Rossa possa essere un easter egg piazzato lì dal Cavallino Rampante per fomentare l’attesa per la Bev che debutterà alla fine del prossimo anno. E che aprirà una nuova pagina di storia di Maranello.
All’apice della gamma. A prima vista l’auto sotto il telo potrebbe sembrare una Purosangue, ma sovrapponendo la sagoma con quella della cinque porte si notano alcune differenze, soprattutto a livello d’altezza (anche se c’è da dire che l’inquadratura dall’alto potrebbe ingannare). E questo dettaglio corrisponde appieno con le informazioni raccolte negli scorsi mesi da Quattroruote, con le varie fonti che ci hanno parlato di un’auto più grande rispetto alle attuali, con una lunghezza sopra i cinque metri e un’altezza superiore a quella della Suv. D’altronde, potrebbe trattarsi di una sorta di ammiraglia a ruote alte, una cinque porte che toccherà vette ancor più elevate rispetto a quelle raggiunte dalla Purosangue con forme filanti e una batteria particolarmente capiente, che supererà di slancio il tetto dei 100 kWh per garantire un’autonomia elevata.
Non solo Bev. L’elettrica, di cui ancora non si conosce il nome, verrà costruita nel nuovo e-building di Maranello, una seconda fabbrica eretta a pochi metri dallo stabilimento originale che avrà il compito di produrre le Ferrari del domani. Lei, però, non sarà la sola a essere costruita nel nuovo sito: le linee d’assemblaggio sono infatti pensate per garantire la massima flessibilità e sforneranno pure le V6, V8 e V12 del Cavallino. L’e-building, infatti, è stato realizzato per consentire maggior libertà di personalizzazione, ma si è reso necessario poiché la fabbrica originale non poteva accogliere anche l’elettrica: come ci hanno spiegato a Maranello, per ibride e Bev servono linee produttive specifiche, che possano sopportare un peso maggiore e siano in grado di gestire i differenti baricentri delle vetture con batteria sul fondo.