Mercato italiano – Crollano elettriche e plug-in: pesa il ritardo degli incentivi

In aprile, il mercato italiano dell’auto ha assistito a un nuovo crollo delle immatricolazioni di auto elettriche e ibride plug-in. Il motivo, secondo le associazioni di rappresentanza del settore, è da attribuire all’attesa per i nuovi incentivi annunciati dal governo, ancora inevasi. Ne è convinta l’Unrae: pur rivedendo al rialzo le stime annuali a 1,63 milioni di targhe grazie al miglioramento del quadro macro-economico e a un primo trimestre migliore delle attese, l’associazione dei costruttori esteri sottolinea proprio l’effetto delle mancate agevolazioni. “Sul fronte delle auto ‘con la spina’ – afferma il presidente Michele Crisci – si procede in retromarcia. La prolungata attesa degli incentivi, che non saranno legge prima di metà maggio, riduce gli effetti sul mercato agli ultimi quattro mesi e protrae anche in aprile la paralisi di mercato per Bev e Phev: nel mese, le prime si fermano al 2,3% di quota e le seconde al 3,3%”.

Anfia. L’Anfia, l’associazione delle filiera automotive, sottolinea il continuo divario delle immatricolazioni rispetto ai volumi pre-pandemia e definisce “grave” il “ritardo nell’implementazione della norma sui nuovi incentivi: l’offerta di modelli a bassa e nulla emissione locale aumenta la possibilità di scelta degli acquirenti, ma questo sembra non essere sufficiente per riportare il mercato a livelli necessari per un efficace rinnovo del parco circolante italiano”, avverte il presidente Roberto Vavassori.

Federauto e Motus-E. “Ad aprile – aggiunge il neo presidente dei concessionari Federauto, Massimo Artusi – i volumi immatricolati registrano segno positivo ma al netto degli effetti dovuti ai due giorni lavorativi in più sul calendario di quest’anno, il risultato non sarebbe stato diverso da quello di marzo. Il mercato dell’auto, se non fosse per le auto immatricolazioni dei dealer, in specie sulle motorizzazioni preferite dagli acquirenti benzina ed ibrido, avanza a stento”. Anche per questo il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, averte dell’urgenza “di rendere operativi i nuovi incentivi: a seguito dell’annuncio di un imminente Ecobonus più vantaggioso di quello in vigore, è del tutto naturale che cittadini e imprese rinviino i propri acquisti per beneficiare di agevolazioni più convenienti. Auspichiamo quindi che i nuovi incentivi, già resi noti, possano giungere all’attuazione in tempi rapidi.

Dataforce e Csp. Tra gli osservatori del mercato spicca il commento di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, che parla di “nuovi incentivi impelagati da autorizzazioni burocratiche che tardano ad arrivare: sembra sempre più evidente”, aggiunge l’esperto, “che i partiti della maggioranza di governo intendano sfruttare a proprio vantaggio la visibilità che i media daranno ai nuovi bonus nell’ottica delle elezioni europee”. A tal proposito, Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor ritiene “sempre più necessario un profondo ripensamento delle prospettive del mercato dell’auto, anche in vista delle crescenti perplessità che stanno emergendo sulle modalità della transizione energetica”.