Mercato italiano – Usato in controtendenza: -5,5% a ottobre
un periodo molto complicato per il mercato italiano dell’auto. Ma mentre il nuovo, negli ultimi tre mesi ha dato piccoli segnali di ripresa, seppur dipendenti dal crollo determinato nel 2021 dalla crisi dei chip, quello dell’usato resta in territorio negativo. Secondo l’ultimo bollettino dell’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, i passaggi di proprietà al netto delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) sono stati 251.641, il 5,5% in meno rispetto a ottobre 2021. Per quando riguarda il consuntivo da gennaio, invece, il calo è dell’11%, per un totale di 2.261.418 contratti.
Diesel e benzina ancora al top. Come nei mesi precedenti, nelle compravendite delle auto di seconda mano continuano a prevalere le alimentazioni tradizionali (benzina e gasolio), seguite dalle ibride a benzina, che hanno raggiunto una quota del 3,4%. Nelle minivolture, in particolare, si conferma il primato delle vetture a gasolio, ora al 51,8%, contro il 55,5% dello stesso mese dello scorso anno.
Radiazioni ancora giù. Un altro dato significativo riguarda le radiazioni. Anche in questo caso, il calo è pesante: si parla di un -22,6% a ottobre (in pratica ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 73) e di un -29,7% da inizio anno, per un totale di 888.644 unità contro il 1.263.540 del 2021, con evidenti ripercussioni sul parco circolante che continua ad aumentare e, soprattutto, fatica a svecchiarsi. Alla fine, l’unica nota positiva, che giunge però dopo oltre un anno di contrazioni consecutive, arriva dalle minivolture, che a ottobre hanno registrato una crescita del 13%.