Michelin – Alla 24 Ore di Le Mans con tre slick e una wet
La Michelin a Le Mans è di casa. La Casa francese equipaggerà infatti moltissime vetture in gara, fra cui tutte le Hypercar, i prototipi che si daranno battaglia nel weekend per la vittoria assoluta nella regina delle gare di durata. In totale, ben 37 delle 62 vetture iscritte alla 24 Ore del Centenario corrono con pneumatici della Casa del Bibendum, che ha portato sul circuito della Sarthe (lunghezza, 13,626 km) ben 8 mila pneumatici.
54 gomme slick per 24 ore. La nuova gamma di pneumatici per la categoria Hypercar sarà utilizzata per la prima volta a Le Mans. La scelta consterà di tre pneumatici slick Pilot Sport da 18 pollici (misura, 29/71 anteriore, 34/71 posteriore; Peugeot invece con 31/71 sulle quattro ruote) identificati da una diversa colorazione: bianca per la mescola Soft (da utilizzare, di base, con basse temperature asfalto, di notte o la mattina presto), gialla per la Medium (condizioni da asciutto, con temperature superiori) e rossa per la Hard (da alte temperature del tracciato). Per la gara ogni auto ha a disposizione 14 set di slick, 54 gomme. Ricordiamo che sul circuito della Sarthe ci sono tanti tipi di asfalti: quello, breve, regolare del circuito permanente Bugatti, nella zona box, e i tanti, diversi e consumati (poco abrasivi) che costituiscono la maggioranza della strada normalmente aperta al traffico. L’ipotesi è quella di coprire almeno tre stint con ogni treno. Nello specifico, sul circuito della Sarthe, la gomma più sollecitata, che tende a scaldarsi di più, è l’anteriore sinistra, per via delle tante curve destrorse. In caso di pioggia, ci sarà un solo, nuovo pneumatico Wet, molto versatile per le Hypercar, al posto delle due opzioni disponibili in precedenza. Niente intermedie. La gamma di coperture per le vetture LMGTE Am è invece la stessa del 2022.
Nuova gomma green. Insieme all’Aco (Automobile Clu de l’Ouest), il costruttore di pneumatici non solo festeggia i 100 anni della maratona francese, ma utilizza un nuovo pneumatico contenente il 63% di materiali sostenibili per il prototipo a idrogeno di GreenGT e l’elettrica Porsche 718 Cayman GT4 ePerformance.
Ricorrenza doppia. Nel Centenario della 24 Ore di Le Mans, anche la Michelin festeggia lo stesso anniversario. Ed è quello che ricorda, nella prima edizione della gara transalpina, gli pneumatici smontabili, utilizzati nel 1923 dalla vettura vincitrice, una Chenard & Walcker. Ma le tappe fondamentali per Michelin erano solo all’inizio: segnaliamo che nel 1951 primo pneumatico radiale gareggiò nel motorsport, mentre nel 1967 fu la volta dell’invenzione del pneumatico slick. Nel 2005, invece, protagonisti furono gli pneumatici per l’Audi R10 TDI, il primo prototipo diesel a gareggiare alla Sarthe. Nove anni dopo, nel 2014, vennero introdotte coperture più piccole per i prototipi LMP1 (da 5 a 6 centimetri più strette, e più leggere del 15%) e il Michelin Hybrid slick intermedio. Nel 2021, infine, sono apparsi i primi pneumatici sviluppati interamente al simulatore per le nuove vetture Hypercar, uno step decisivo, in piena era Covid. Per la Michelin, infatti, la 24 Ore di Le Mans rappresenta innanzitutto un acceleratore di innovazioni sostenibili. Le corse come uno strumento per affrontare il futuro e le tematiche sostenibili di oggi.
Correre per innovare. Rientra in questa ottica la nuova campagna #WeRaceForChange, che si rivolge al grande pubblico, per spiegare fino a che punto il motorsport contribuisce alle innovazioni. Tra queste, anche il nuovo pneumatico che incorpora il 63% di materiali sostenibili sviluppato per il prototipo da gara alimentato a idrogeno di Green GT. Questo pneumatico è un’ulteriore tappa nel percorso intrapreso da Michelin, che la porterà ad utilizzare il 100% di materiali sostenibili riciclati, o provenienti da fonti rinnovabili in tutte le sue gamme di prodotti entro il 2050.
L’importanza del simulatore. La Michelin negli ultimi due anni ha realizzato una nuova gamma di pneumatici per la classe Hypercar, sviluppata interamente al simulatore. La capacità del marchio francese di riprodurre fedelmente in modo digitale il comportamento degli pneumatici deriva dal suo ampio database e dalla capacità di elaborare dati intelligenti, utilizzando i più sofisticati algoritmi matematici. Oltre 20 anni di esperienza nella tecnologia di simulazione avanzata, hanno consentito alla Michelin di sviluppare Tame Tire, uno strumento di modellazione termo-meccanica degli pneumatici unico al mondo, brevettato e crittografato. Riproducendo in modo dinamico gli effetti della temperatura sulle materie prime e sulla pressione delle gomme durante l’utilizzo in corsa, Tame Tire sta dando un contributo significativo allo sviluppo anche di gomme dedicate alle supercar stradali. Inoltre, esso consente di analizzare il modo in cui pneumatici e telaio interagiscono man mano che i produttori intensificano l’elettrificazione delle loro gamme, compreso il modo in cui la distribuzione del peso e le caratteristiche di carico dei rispettivi modelli variano durante l’uso. In più, è possibile analizzare l’interazione tra pneumatico e telaio nell’ambito dell’elettrificazione dei veicoli, tenendo conto della distribuzione delle masse e dei trasferimenti di carico durante la guida.