Milano – Area B, scontro aperto tra il sindaco e la Regione: Sala esclude rinvii
Si alza il livello dello scontro tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. L’oggetto del contendere sono i controversi divieti per l’Area B, che dal primo ottobre precluderanno l’accesso a quasi tutto il territorio comunale anche ai diesel Euro 5. Alla richiesta di Fontana, appoggiata dall’Aci, di aprire un tavolo di confronto per stabilire una proroga (“individuare un percorso istituzionale per la sospensione del provvedimento è una scelta di buon senso per non danneggiare migliaia di cittadini e imprese in questa fase economicamente complicata”), il primo cittadino meneghino ha replicato in modo piccato e battagliero: “Rispondo che i rinvii non sono nel mio stile perché sto facendo esattamente quello che ho proposto in campagna elettorale. Molta della politica si diverte nel fare sparate e non applicarle. Io non sono meglio degli altri, ma sono più coerente: l’avevo detto, quindi non esiste la possibilità di rinvii”.
Divieti per solo 47 mila auto. Sala si è scagliato anche contro la Lega e, in particolare, contro il leader Matteo Salvini. “Ci sono un milione di lavoratori e lavoratrici in Lombardia che rischiano di rimanere a piedi a causa della scelta insensata del Comune di Milano, della sinistra del sindaco Giuseppe Sala, ha affermato pochi giorni fa l’ex ministro in occasione di un presidio appositamente organizzato per protestare contro l’introduzione dei nuovi divieti. “Mettiamo i numeri chiari sul tavolo”, ha replicato Sala. “Alle sparate leghiste su 1 milione di macchine che non potranno entrare nell’Area B rispondo che le auto che oggi non possono entrare e che sono interessate da questo divieto sono poco più di 40 mila. Il primo cittadino ha quindi precisato che ogni giorno entrano in Area B poco più di 400 mila auto e quelle toccate dal divieto sono 47 mila. “Io a proclami non ci sto”, ha proseguito. “Chi oggi contesta Area B, da Aci a Regione Lombardia, poteva fare la sua parte. La Regione cosa ha fatto? Niente. Detto ciò, io credo che si debba andare avanti senza alcun indugio perchè è in linea con la nostra visione e la nostra azione politica. Come ho detto già più volte, escludo ripensamenti”. Il sindaco ha infine spiegato di capire la situazione economica difficile del momento e che per alcuni può essere difficile cambiare l’auto: “Certo. Ma fare politica significa prendere decisioni sulla base delle varie istanze. C’è anche un diritto dei milanesi a respirare meglio, ha concluso.