Milano – “Basta morti in strada”, in mille bloccano il centro
Un migliaio di persone in strada, quattro incroci della cerchia dei Bastioni presidiati (Porta Nuova angolo Solferino, viale Bianca Maria angolo via Mascagni, viale Beatrice d’Este angolo via Melegnano, corso di Porta Vercellina angolo via Biffi), qualche insulto scambiato con i conducenti di auto e moto bloccati dai picchetti e una deviazione finale a Palazzo Marino, sede del Comune: è questo il bilancio della manifestazione “Basta morti in strada”, organizzata la sera del 21 settembre a Milano dalle associazioni dei ciclisti – e non solo- per protestare contro le politiche della giunta di Beppe Sala in materia di mobilità.
“Più sicurezza, Milano a 30 all’ora”. Organizzata per “fermare la città” dopo gli ultimi, gravi incidenti, spesso causati da mezzi pesanti (negli ultimi due episodi sono stati coinvolti persino un bus dell’Atm e un mezzo dell’Amsa), la manifestazione ha voluto ricordare prima di tutto le vittime: solo nel 2023 gli organizzatori ne hanno contato una ventina, soprattutto pedoni e ciclisti, ma anche persone a bordo di mezzi motorizzati, tra cui un monopattino. Oltre a una maggiore attenzione alla sicurezza stradale da parte del Comune, i manifestanti hanno chiesto una “Milano a 30 km/h“, tema su cui il sindaco ha già espresso dubbi dopo la corsa in avanti del consiglio comunale, e una mobilità “a misura di bici” (si presume non quella delle pericolose bike-lane, che andrebbero messe in sicurezza). Difficile dire se questa agenda troverà risposte a Palazzo Marino: al momento, la giunta appare molto impegnata a rafforzare le gabelle (il 30 ottobre Area C passerà da 5 a 7,50 euro e nel 2024 sarà attiva anche nei fine settimana), rendere la vita impossibile agli automobilisti (residenti e no) e, più in generale, a escogitare nuovi sistemi per “cancellare” le auto dalla città. Qualcosa, va detto, si muove sul fronte dei mezzi pesanti: dall’1 ottobre il Comune proibirà l’accesso ai mezzi da cantiere sprovvisti di sistemi di sicurezza in grado di limitare i pericoli degli angoli ciechi.