Mini Countryman SE – Con due motori (elettrici) spinge forte

Nei suoi quasi 15 anni di carriera, la Countryman non era mai stata così poliedrica. Perché dopo aver introdotto la formula Suv nella gamma Mini, questa cinque porte si è evoluta seguendo la rotta multienergia tracciata dalla sorella minore con due porte in meno. Per la prima volta nella sua storia, la Mini Countryman è infatti disponibile anche in versione elettrica, che si va ad affiancare alle varianti a benzina già disponibili in gamma, proponendosi come modello al top dell’offerta, sia per prezzo, sia per potenza. Perché con i suoi 313 CV stacca la John Cooper Works di 13 CV, proponendo prestazioni simili in termini d’accelerazione. Certo, pesa molto più della sorella dal piglio sportivo, ma quando la guidi come ho scoperto in Portogallo, sulle strade costiere a nord di Lisbona capisci che quei chili extra sono ben distribuiti e la rendono una piacevole compagna di viaggio, mentre l’erogazione fulminea dell’elettrico ti dà una sensazione d’accelerazione superiore rispetto alla turbobenzina. Anche se sulla carta i numeri dicono altro.

Scatta con grinta. Costa 46.700 euro (ma in base all’allestimento arriva fino a 54.090 euro), pesa due tonnellate precise e ha due motori da 313 cavalli complessivi. Per lo 0-100 le basatano 5,6 secondi, solo due decimi in più rispetto alla John Cooper Works, ma si ferma a una velocità massima di 180 km/h, contro i 250 della sorella dal piglio sportivo. Numeri che però non rendono l’idea di quanto sia grintosa: affondando il pedale del gas, la sensazione d’accelerazione è maggiore rispetto alla JCW per merito dell’erogazione istantanea tipica dei motori elettrici. molto reattiva, scattante e t’incolla al sedile con i suoi 494 Newtonmetro di coppia. Dettagli che te la fanno apprezzare tra le curve, dalle quali esce come una fionda esibendo buone doti di motricità e stabilità, che ti mettono a tuo agio e ti fanno sentire sicuro. Sterzo e assetto sono diversi da quelli della JCW: la taratura è più morbida, per garantire una maggiore facilità di guida e ancora più fruibilità nel quotidiano. piacevole anche nel misto più impegnativo e con una batteria da 66,5 kWh promette 433 km d’autonomia, ma le sue vere doti sono altre.

Touchscreen a tutto tondo. Con i suoi 4.445 millimetri di lunghezza, la Countryman non è solo la Mini più grande di sempre, ma anche la più spaziosa. A bordo si sta comodi in quattro (un eventuale quinto passeggero deve stringersi non poco), anche se si è molto alti. Il tetto è a 1.635 mm da terra e di spazio per la testa ce n’è parecchio. Pure di quello per le gambe non ci si può affatto lamentare, così come della capienza del bagagliaio, che risulta addirittura superiore a quella delle varianti termiche: 460 litri che possono salire a 1.450 se si abbatte lo schienale del divano. Gli interni sono infatti l’aspetto più curato di questa Mini: oltre alla praticità, offrono dettagli con finiture esclusive che ben si abbinano all’animo innovativo di questo abitacolo. Che, tra le altre cose, incorpora una prima assoluta in ambito automotive: uno schermo Oled tondo per l’infotainment. Che garantisce un’ottima visibilità nelle varie condizioni di luce e amplia notevolmente l’area del touch screen rispetto alla generazione precedente. Il sistema multimediale integra tantissime nuove funzioni, dall’ormai immancabile assistente vocale a otto modalità di guida, tutte con suoni e grafiche personalizzate. Proprio nel display centrale vengono riportate anche le varie informazioni principali dell’auto, compresi tachimetro e autonomia, ma tutte le funzioni principali climatizzatore escluso sono ancora gestibili tramite tasti fisici. Per la gioia dell’Euro NCAP e, probabilmente, anche dei futuri clienti.