Mondiale Endurance – La Ferrari #51 vince la 24 Ore di Le Mans

La Ferrari ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2023, rompendo un lungo digiuno che durava da ben 58 anni: sul gradino più alto del podio salgono Pier Guidi, Calado e Giovinazzi con la vettura #51. Questa è la decima vittoria assoluta per la Ferrari nella Top Class a Le Mans: il Cavallino Rampante aveva conquistato il successo per la prima volta nel 1949 con la 166 MM guidata da Luigi Chinetti e Peter Mitchell-Thompson, mentre l’ultima volta nel 1965 con la 250 ML affidata a Jochen Rindt e Masten Gregory. In mezzo c’erano stati altri 39 successi nelle altre classi, altrettanto importanti ma dal sapore chiaramente diverso. Battuta la Toyota #8 di Buemi, Hartley e Hirakawa che ha tagliato il traguardo alle spalle della Rossa. Un buon podio per la Cadillac Racing di Bamber, Lynn e Westbrook.

Vittoria sudata. La 499P #51 guidata dal trio Pier Guidi, Calado e Giovinazzi ha portato avanti un vero e proprio duello con la Toyota. Ma dopo uno strepitoso stint di Alessandro Pier Guidi e l’ottima strategia della squadra, la 499P è tornata al comando della gara. E dire che proprio all’inizio dell’ottava ora di gara, proprio Pier Guidi era finito nella ghiaia per evitare un’altra vettura. L’ultimo grande brivido è arrivato alla fine, quando la #51 durante l’ultimo pit-stop è rimasta ferma e spenta davanti al garage. Dopo un reset, Pier Guidi è tornato regolarmente in pista, portando la sua vettura al traguardo tra gli applausi di tutto il suo team e di tutto il mondo Ferrari che aspettava questo successo.

Gara sfortunata per la #50. L’altra Ferrari 499P non ha avuto vita semplice, pur essendo partita dalla pole position. L’equipaggio formato da Fuoco, Molina e Nielsen ha accusato difficoltà fin dalle prime battute. Già nel corso della prima ora di gara ha dovuto anticipare il pit-stop, perché uno dei deviatori di flusso sopra l’abitacolo si è staccato, andando a incastrarsi nella presa d’aria del cofano motore, facendo alzare immediatamente le temperature. Ma il guaio tecnico più grosso è arrivato nel corso della notte, quando un sasso ha danneggiato il radiatore dell’ERC, costringendo il team a una riparazione costata molto tempo. Una gara durissima per l’equipaggio che è comunque passata quinta sotto la bandiera a scacchi, con la magra consolazione di aver fatto segnare (con Antonio Fuoco) il giro più veloce della corsa.

Porsche e Peugeot attardate. Competitive sì, ma con evidenti alti e bassi. La gara delle 963 non è stata all’altezza delle aspettative. L’unica Porsche classificata in Top 10 è quella guidata da Michael Christensen, Dane Cameron e Frédéric Makowiecki. Questa 24 Ore di Le Mans è stata difficile anche per la Peugeot, anche se la 9X8 #94 ha condotto una gara discreta ed è anche passata al comando approfittando dei problemi di Ferrari e Toyota: peccato poi per quell’incidente che l’ha fatta arretrare e peccato anche per i problemi tecnici che hanno rallentato la #93 sul finale, con Paul Di Resta che ha concluso ottavo. 

Così nelle altre categorie. L’Inter Europol Competition conquista la vittoria di categoria in classe LMP2. La #34 ha preceduto la #42 del Team WRT, mentre sul podio sale il team Duqueine con la #30. L’america trionfa nella categoria GTE-AM con la Corvette Racing #33 guidata da Keating, Catsburg e Varrone. Alle loro spalle la Aston Martin Vantage del team ORT by TF, mentre sul gradino più basso del podio troviamo la Porsche 911 RSR del team GR Racing.