Mondiale Endurance – La Ferrari fa il bis alla 24 Ore di Le Mans
Capolavoro! Non c’è altro modo per descrivere lo strepitoso lavoro della Ferrari che ha portato la #50 alla vittoria della 24 Ore di Le Mans: sull’asfalto reso viscido dalla pioggia per gran parte della nottata e un’ultima parte di gara più simile a una lotteria, Molina, Fuoco e Nielsen sono statiperfetti; Nicklas, nello stint finale, ha gestito con sangue freddo una situazione delicatissima, portando al traguardo la 499P e regalando al Cavallino un altro successo alla grande classica francese. Terzo posto per la gemella #51 guidata da Pier Guidi, Calado e Giovinazzi.
Bis! Per la 499P è la seconda vittoria consecutiva a Le Mans, dopo il successo del centenario dello scorso anno. Per Il Cavallino Rampante si tratta dell’11esima vittoria assoluta nella classica maratona endurance francese, la seconda consecutiva dopo quella ottenuta l’11 giugno 2023 con la 499P numero 51: i precedenti risalgono al 1949, 1954, 1958, e agli anni compresi tra il 1960 e il 1965. Nell’albo d’oro della Casa di Maranello a Le Mans figurano, inoltre, 29 successi di classe: le vittorie complessive, quindi, raggiungono quota 40. La gara, valida come quarto round del FIA WEC 2024, ha visto la 499P numero 83 del team AF Corse a lungo protagonista, occupando anche la testa della corsa ritirarsi dopo 248 giri. Antonello Coletta, Global Head of Endurance e corse clienti della Ferrari, ha commentato dicendo: “Tornare a Le Mans e confermarci vincitori, ottenendo l’undicesimo successo assoluto nella storia del Cavallino Rampante, è qualcosa di straordinario, frutto di un grande lavoro di squadra che testimonia come la vittoria dello scorso anno non fosse affatto casuale. Finalmente al quarto appuntamento di una stagione 2024 dove, sinora, non eravamo riusciti a salire sul gradino più alto del podio siamo tornati alla vittoria nella prova più importante dell’anno: un risultato che ci riempie d’orgoglio. Voglio ringraziare e fare i complimenti a tutta la squadra, i piloti, e ogni persona che supporta questo progetto: ognuno di loro svolge un lavoro fondamentale, basato sulla competenza e la passione.”
Podio per la Toyota. Tra le due Ferrari 499P troviamo la Toyota GR010 Hybrid che ha giocato tutte le proprie carte per rovinare la festa al team italiano, senza però riuscirci fino in fondo. La #8 di Buemi, Hartley, Hirakawa è stata beffata dagli episodi che hanno remato contro nelle ultime due ore di gara, tra cui un lieve contatto con la Ferrari di Pier Guidi (che è costata una penalità di 5 secondi) e una ruota che non ne voleva sapere di svitarsi durante una sosta. Anche la Cadillac era sembrata in corsa per un buon risultato, salvo poi sprofondare in classifica: la migliore delle V-Series.R, alla fine, è quella del Chip Ganassi Racing che ha tagliato il traguardo in settima posizione, davanti alla Porsche 963 del team Jota. Positivo il risultato della Lamborghini alla prima 24 Ore di Le Mans in Hypercar: il team Iron Lynx ha portato a casa il decmo posto con il trio Bortolotti, Kvyat, Mortara, mentre l’equipaggio #19 di Caldarelli, Cairoli, Grosjean (impegnato per il resto dell’anno in IMSA) ha chiuso tredicesimo. Con due motori in fumo in circa sei ore, la Alpine lascia il Circuit de la Sarthe a testa bassa, dopo aver mostrato un passo interessante nel corso delle prove libere. Una crisi, quella della Alpine, che sembra così non fermarsi alla sola Formula 1.
LMP2. A vincere la Classe LMP2 della 24 Ore di Le Mans è la United Autosports con l’Oreca #22 affidata al trio Jarvis, Siegel, Garg. Dopo un inizio non proprio brillante, il team è riuscito a imporsi sugli avversari sfruttando al meglio la Safety Car intervenuta nella notta per tornare in lotta e ribaltare la situazione. Seconda posizione per la Europol Competition #34, mentre terza è la Idec Sport #28.
LMGT3. Tra le Gran Turismo, la lotta è stata infuocata. A imporsi, alla fine, è stata la Porsche #91 del team EMA, con Lietz, Schuring e Shanin al volante. Seconda classificata la BMW con la M4 #31 del Team WRT. Terzo posto per la Ford che porta la Mustang #88 della Proton Competition sul gradino più basso del podio.