Mondiale Endurance – Lamborghini Iron Lynx, buona la prima

L’Autodromo di Imola ha ospitato il primo test ufficiale della Lamborghini GTP SC63, il prototipo di classe Hypercar della casa di Sant’Agata Bolognese. Due giorni intensi durante i quali Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Daniil Kvyat si sono alternati al volante della vettura, coprendo oltre 1500 chilometri che hanno permesso agli ingegneri di iniziare il lavoro di calibrazione e debugging.

Fitto programma di prove. Il primo assaggio di pista era già arrivato pochi giorni fa, a Vallelunga, quando il team ha condotto lo shakedown della SC63, proprio in preparazione della due giorni di Imola, sul tracciato che il prossimo anno ospiterà il secondo round del Mondiale Endurance. Tutto il team si è concentrato sulla raccolta di dati relativi ai vari aspetti di questo nuovo prototipo, tra cui come dicevamo la calibrazione del nuovo motore otto cilindri biturbo, progettato interamente da Lamborghini Squadra Corse e che va a integrarsi al telaio sviluppato con Ligier e al cambio Xtrac. Si è iniziato a lavorare anche su quest’ultimo, soprattutto sui rapporti che vanno poi omologati a inizio stagione, per poi restare invariati fino alla fine della stagione. Parte del lavoro si è inoltre concentrato sulla gestione dell’elettronica, soprattutto per quel che riguarda il controllo di trazione e il limitatore di velocità.

Doppio impegno per l’Hypercar. Tanti i dati significativi raccolti dagli ingegneri durante la due giorni imolese: il team Lamborghini Iron Lynx torna in factory con una grande mole di dati che coinvolge tutti gli aspetti della vettura, dal motore al cambio, ma anche sulla mappatura aerodinamica e sul raffreddamento. Un lavoro intenso che è solo la prima base del programma di test Lamborghini, considerando che il prossimo anno questo prototipo prenderà parte all’intera stagione del Mondiale Endurance e nell’IMSA in Nord America.