Mondiale Endurance – Toyota domina al Sakhir ed è campione del mondo

La Toyota ha inciso nuovamente il proprio nome nell’albo d’oro nella Top Class del Mondiale Endurance, al termine dell’evento conclusivo della stagione 2023, le 8 ore del Bahrain. Nell’arena sabbiosa di Sakhir, i bolidi nipponici hanno sfilato in una sorta di passerella trionfale, una corsa inappuntabile che ha consolidato la leadership nella categoria.

Supremazia delle GR010 Hybrid. Le Hypercar GR010 della Toyota hanno esibito un’autorità schiacciante sull’asfalto di Sakhir, con l’equipaggio Buemi/Hartley/Hirakawa al volante della #8 che ha trionfato, non solo nella gara, ma anche nella conquista del titolo Piloti, sovrastando la gemella #7 guidata da Conway/Kobayashi/Lopez. Il colpo di scena è arrivato subito dopo la partenza, quando una collisione ha rallentato la #7, ma non c’è voluto molto per vederla risalire ai vertici e assicurarsi il secondo posto, sul podio. La vittoria di Buemi e compagni ha relegato in secondo piano il resto dei contendenti, con le Ferrari 499P lontane, complice un BoP non certo favorevole. La #50 di Fuoco/Molino/Nielsens ha comunque chiuso al terzo posto, seppur con un gap di oltre un minuto e mezzo.

Così in LMP2. Il Team WRT è stato incoronato campione della categoria. Con una doppietta inaspettata e una lotta serrata fino agli ultimi istanti della gara, la squadra ha conquistato la vittoria assoluta. Delétraz, Kubica e Andrade, a bordo della loro 07-Gibson #41, hanno trasformato il sogno in realtà con la conquista del titolo, seguiti dai compagni della #31. Al di là delle loro imprese, altre squadre come Jota e Prema hanno combattuto con onore, chiudendo tuttavia in posizioni che raccontano di aspirazioni mancate e di potenziali non completamente espressi.

LMGTE AM: l’addio si tinge di rosa. Nell’ultima corsa della categoria GTE AM si sono imposte le Iron Dames. La vittoria della squadra tutta al femminile, che si è concretizzata nelle ultime ore di gara, è stata un trionfo di resistenza e tenacia. La Porsche guidata da Bovy/Gatting/Frey ha attraversato la linea del traguardo tra lacrime e sorrisi, segnando una vittoria storica per un equipaggio che ha infranto più di una barriera in questo sport, generalmente dominato dagli uomini. La loro performance non solo ha sorpreso gli avversari, ma ha anche ispirato un’intera comunità sportiva.