Nissan Z – Ritorno al futuro con un V6 biturbo da 405 CV – VIDEO

405 CV, trazione posteriore, cambio manuale e un prezzo attorno ai 40 mila dollari (34 mila euro): la nuova Nissan Z è nata per farsi sognare dagli appassionati della guida “vera”. Ma calmate gli animi, perché da noi (in teoria) non arriverà. Colpa delle regole sulle emissioni imposte dalla Ue, che tagliano le gambe a gran parte dei modelli “old school” di nuova generazione (quindi non elettrificati), come vi abbiamo spiegato di recente. Attualmente destinata solo a mercati come quello americano e quello giapponese, sui quali arriverà nella primavera del 2022, l’ultima erede della stirpe Z evolve i concetti che hanno fatto la fortuna di questa serie: motore anteriore longitudinale, trazione posteriore, leggerezza costruttiva e un setup orientato al puro piacere di guida. Una moderna Fairlady, insomma.

Perde il numero. La figlia della concept Z Proto torna al passato anche nel nome: prima di lei l’unica Z della Nissan a non essere accompagnata da un numero è stata la capostipite della serie, quella Fairlady Z che dal 1969 fa scalpitare gli appassionati di tutto il mondo. Dopo di lei sono arrivate sul mercato una serie di modelli iconici, dalla 280ZX alle varie 300ZX e, in epoca moderna, le 350Z e 370Z. Ora la settima generazione del mito è pronta a scrivere nuove pagine di storia di questa famiglia di vetture entrate (meritatamente) nell’Olimpo dell’automobilismo sportivo.

Ora ha due turbo. Sulla Z la Nissan ha scelto di montare un propulsore già largamente collaudato, un V6 biturbo con blocco e teste d’alluminio di 3.0 litri, nome in codice VR30DDTT. Prodotto a Fukushima dalla fine del 2015, questo sei cilindri “quadro” (ha alesaggio e corsa di 86 mm) viene impiegato anche da altri modelli del gruppo, come le Infiniti Q60 e Q50 o la berlina Skyline (di fatto la gemella della Q50). Accreditato di 405 CV a 6.400 giri/min e 475 Nm tra i 1.600 e i 5.600 giri, il V6 propone prestazioni nettamente superiori al 3.7 della 370Z, rispetto al quale dispone di 69 CV e 108 Nm in più. Per il momento le prestazioni non sono state svelate, ma la Nissan ha già dichiarato che la nuova Z sarà più veloce del 15% nello 0-100 km/h rispetto al modello uscente: le varie versioni della 370Z proponevano tempi compresi tra i 5,7 e i 5,2 secondi, quindi la nuova coupé potrebbe raggiungere i 100 km/h da fermo in un tempo attorno ai 4,5 secondi.

Tre versioni. Lunga quattro metri e 38 centimetri, larga 184 cm e alta solo 132 cm, la Z ha dimensioni in linea col modello uscente e propone un passo di 2.550 mm. Di serie monta un cambio manuale a sei rapporti (con launch control e rev matching, proprio come sulle ultime Z), ma a richiesta sarà disponibile anche un automatico a nove marce: in entrambi i casi la trazione è posteriore, con un differenziale a slittamento limitato proposto come optional. Tre le versioni disponibili: Sport, Performance e Proto Spec, quest’ultima limitata a soli 240 esemplari (un numero che rende omaggio alla capostipite 240Z). La coupé giapponese monta sospensioni anteriori a doppio quadrilatero e posteriori multilink, interamente d’alluminio e abbinate ad ammortizzatori a controllo elettronico. Tutte le versioni disporranno di pinze a quattro pistoncini davanti e a due dietro abbinate a dischi anteriori ventilanti da 320 o 356 mm (posteriori da 307 o 351 mm) e cerchi da 18″ (con Yokohama Advan Sport 245/45) o 19″ (Bridgestone Potenza S007 255/40 anteriori e 275/35 posteriori) a seconda delle versioni. La Nissan Z sarà disponibile nelle colorazioni esclusive Black Diamond Metallic, Gun Metallic e Rosewood Metallic oppure in sei tinte carrozzeria bicolore con tetto nero Super Black: Boulder Gray, Brilliant Silver, Everest White Pearl Tricoat, Ikazuchi Yellow, Passion Red TriCoat e Seiran Blu.

Strumenti old school. Gli interni riprendono la stessa filosofia della carrozzeria, coniugando un’impostazione classica con dettagli moderni. La plancia ha così delle linee semplici e pulite, con bocchette d’aerazione ispirate al passato e due grandi schermi per quadro strumenti (12,3″) e infotainment (8″ o 9″ con compatibilità Android Auto e Apple CarPlay). I sedili, invece, derivano da quelli della GT-R e propongono finiture di pelle e regolazioni elettriche. A rubare la scena sono però i tre strumenti aggiuntivi posizionati al centro del cruscotto, tramite i quali è possibile controllare parametri come la pressione del turbo, la velocità della girante della turbina e il voltaggio della batteria (che qui serve solo per avviare il propulsore, far funzionare le luci e poco altro). A riportare al presente la coupé ci pensano alcuni accessori tecnologici, come i vari Adas (frenata d’emergenza, Blind Spot, Rear Cross Traffic Alert e Lane Departure Warning), l’Active Sound Enhancement, che amplifica ulteriormente la voce del propulsore nell’abitacolo o l’Active Noise Cancellation, che fa l’esatto opposto, riducendo il rumore tramite onde sonore a bassa frequenza emesse dagli altoparlanti. Perché il sound di un V6 è sacro, ma il silenzio nei lunghi viaggi è un vero lusso.