Nuovo Quattroruote – Scopri il numero di agosto – VIDEO

Quattroruote di agosto, in edicola da venerdì 29 luglio e già disponibile in Digital Edition, dedica la copertina al primo contatto della Mazda CX-60. L’ultima nata della Casa di Hiroshima è una grande Suv che mette nel mirino le tedesche premium: l’attenzione al dettaglio è notevole, il powertrain ibrido ricaricabile impreziosito da diverse peculiarità e in gamma non mancano altre motorizzazioni interessanti, come il sei cilindri turbodiesel mild hybrid. Insomma, il guanto della sfida è lanciato. Le Prove su strada propongono poi un super test, il duello tra l’Alfa Romeo Tonale e quattro rivali del segmento C-Suv: Kia Sportage, Hyundai Tucson, Lexus UX e Mazda CX-30. Come si sarà comportata la Suv del Biscione? Scopritelo con noi. E non mancate di leggere gli altri minuziosi test: Range Rover, Aiways U5, nonché la battaglia sulla pista di Vairano tra tre esponenti del cosiddetto club “3 secondi”, la Porsche 911 GT3, la Mercedes-AMG GT Black Series e la Lamborghini Huracán STO. E ancora, per la serie “Passato prossimo”, il confronto tra le Renault R5 di cinquant’anni fa e la Clio di oggi. L’attualità si occupa del lato oscuro della transizione ecologica: i posti di lavoro a rischio, i problemi della ricarica, il peso dei microchip (che non si trovano, o sono in mano ai cinesi). Infine, lo speciale gratuito rEVolution – per capire, scegliere e comprare elettrico – e il volume da collezione CliQ, disponibile a richiesta e dedicato ai segreti dei fotografi di Quattroruote (ma anche ai loro itinerari preferiti). Curiosi di saperne di più? Vediamo i nuovi contenuti nel dettaglio.

Mazda CX-60. La notizia è di quelle forti: per la prima volta da quando è arrivata in Europa, la Mazda si butta nella mischia delle Suv premium di taglia grande, con la CX-60. Per ora soltanto ibrida plug-in, con una potenza complessiva di ben 327 cavalli e un gran bel brio, se si affonda il pedale dell’acceleratore. Ma, prima di tutto, questa Suv riflette le ambizioni premium della casa giapponese. Con un abitacolo molto curato – anche se non particolarmente spazioso, soprattutto per quanto riguarda il vano bagagli – e una grande attenzione a materiali, finiture e assemblaggi. Oltre che alla tecnologia, grazie a un sistema che è in grado di ritagliarvi, automaticamente, la posizione di guida più adatta al vostro fisico. Basta immettere la vostra altezza nell’infotainment et voilà, il gioco è (quasi) fatto. Non abbiamo ancora il conforto dei numeri del Centro prove, ma la sensazione è quella di una brillantezza notevole, quando c’è da riguadagnare velocità dopo un rallentamento, o in vista di un sorpasso. Con un powertrain che supporta bene, senza incertezze, il carattere brioso di questa Suv che, incidentalmente, è pure la Mazda stradale più potente di sempre. Anche il comportamento dinamico, come da tradizione della Casa di Hiroshima, è curato. Ciò detto, la CX-60 non fa segnare nuovi record in termini di sensazioni nel sottile ma ben definito campo del piacere di guida.

Alfa Romeo Tonale contro tutte. Ve l’avevamo promesso un paio di mesi fa e adesso ci siamo: ecco la prima Prova su strada strumentale con tutti i numeri dell’Alfa Romeo Tonale, nella versione 1.5 Hybrid da 160 CV. Un evento, in un certo senso, perché di fatto abbiamo messo sotto i ferri la prima, concreta proposta dell’Alfa Romeo nel segmento C dai tempi della Giulietta, in un mercato che nel frattempo si è convertito quasi unicamente alle Suv. Per questo, abbiamo confrontato la Tonale con alcune fra le più concrete proposte del segmento, player consolidati che sono credibili alternative alla sport utility del Biscione. Tutte le concorrenti sono accomunate da dimensioni simili (circa 4,5 metri di lunghezza) e dal fatto che, chi più chi meno, sono ibride. Da una parte le coreane Hyundai Tucson e Kia Sportage, assieme alla giapponese Lexus UX, con i loro sistemi full hybrid dall’importante apporto elettrico; dall’altra l’Alfa Romeo e la Mazda CX-30, che si distinguono per soluzioni differenti: la CX-30 stuzzica la curiosità non tanto per l’elettrificazione, affidata a un quasi trascurabile mild hybrid a 24 volt, quanto per l’originalità del motore Skyactiv-X a benzina che funziona quasi come un diesel; poi c’è l’italiana, con il nuovo sistema a 48 V che non presenta la complessità di un sistema full, ma di fatto può essere considerato tale perché può muoversi in solo elettrico.

Range Rover. La Range Rover è indiscutibilmente la regina delle Suv. Non solo perché da decenni è rimasta sulla cresta dell’onda del suo, lussuosissimo, segmento, ma anche per il fatto che le sue generazioni hanno sempre avuto il compito di far viaggiare la regina Elisabetta. Attenzione, però. La scelta della sovrana britannica non è dettata dal puro nazionalismo: in Inghilterra ci sono diverse altre Suv d’altissima gamma che potrebbero essere scelte, ma la Range è – e sempre rimarrà – la Range. Per mettere alla prova la quinta generazione dell’icona britannica l’abbiamo portata al confine con la Francia, sulla via del Sale, una strada sterrata che, proprio come la Range Rover, riesce a far convivere due opposti: mare e montagna, così come la Suv combina capacità off-road quasi da fuoristrada vera a un’eleganza da ammiraglia d’altissima gamma. Curiosi di sapere come se l’è cavata fuori dall’asfalto e negli immancabili test sulla nostra pista di Vairano?

Aiways U5. Una cosa è certa: non mostra complessi d’inferiorità verso le Suv full electric europee, questa Aiways U5. La dimostrazione che la Cina è già qui ed è pronta a battagliare ad armi pari (o quasi) con le macchine nate e svezzate nel Vecchio continente, in Giappone o in Corea. Certo, con alcune carte più pesanti di altre da giocare. Prima di tutto, l’abitabilità: dietro, stendere le gambe non è un’opzione riservata soltanto ai bimbi e agli adulti meno alti. C’è spazio in ogni direzione, oltre a una gradevole sensazione d’ariosità. Meno interessante il sistema d’infotainment: un po’ lento e poco seducente nella grafica, sconta la mancanza della connettività per gli smartphone Android (c’è soltanto Apple CarPlay). In movimento, la prima cosa che si apprezza è il confort: l’Aiways U5 è ben ammortizzata e, tutto sommato, silenziosa, pure quando s’abbandonano i confini urbani e la velocità aumenta. Anche se i 204 cavalli del motore elettrico anteriore sono piuttosto pimpanti, non ci si deve certo attendere un handling particolarmente raffinato: ci sono concorrenti più dinamiche, per capirci. E nemmeno l’efficienza è da primato: con una carica della batteria, da 64 kWh, siamo riusciti a sfiorare i 300 km, un centinaio in meno rispetto al dato dichiarato. Nel segmento, ci sono Suv che fanno meglio.

Club 3 secondi. In tre fanno 1.880 cavalli, hanno sei, otto e dieci cilindri con propulsori piazzati davanti, al centro e dietro a sbalzo. Tutto lo scibile della pornografia ingegneristica dell’auto lo trovate fra le pagine del nostro celebre Club 3 secondi che quest’anno è davvero epico: Lamborghini Huracán STO, Mercedes-AMG GT Black Series e Porsche 911 GT3, ovvero il meglio del meglio per chi cerca una supercar progettate apposta per i track day. Sì, perché il concetto di velocità, in questo caso, è relativo: il nostro Club 3 secondi è nato per mettere insieme sportive che fossero in grado di bruciare lo 0-100 nel minor tempo possibile. Queste tre iconiche vetture rientrano sì di diritto nell’esclusivo club, perché a cento ci arrivano contando fino a tre, ma la loro missione non è soltanto quella. Qui il significato di velocità assume un altro valore ed è legato alla capacità di percorrere le curve ad andature fuori dalla norma, un concetto chiave nel mondo delle corse. Ed è proprio dal motorsport che questi gioielli attingono tutta la loro linfa vitale. Se volete scoprire tutti i loro numeri rilevati dal Centro prove, e sapere chi è stata la più veloce sulla nostra pista di Vairano, non perdetevi il nuovo numero. E se volete un assaggio, c’è la nostra mini-serie di tre episodi su YouTube dedicata alle protagoniste:

Episodio 1 Episodio 2 Episodio 3

Renault R5 vs Clio. Basta guardarle per capire: la Renault 5 del 1972 e la nuova Clio hanno tanto in comune. Perché la Hybrid E-Tech riprende molte delle caratteristiche furbe della sua antenata, come le dimensioni compatte o l’abitacolo ampio e luminoso, ma anche perché entrambe hanno lo stesso obiettivo: quello di cambiare la mobilità del proprio tempo. Cinquant’anni fa la 5 ha collaborato a motorizzare l’Europa, mentre oggi la Clio vuole portare nella parte bassa della gamma l’ibrido per preparare il mercato al futuro 100% elettrico. Le due francesine sono dunque delle protagoniste perfette per la nostra prova speciale Passato prossimo, in cui le abbiamo messe a confronto analizzandone la tecnica, le prestazioni e il contesto culturale: certo, in mezzo secolo la tecnologia automobilistica si è evoluta tantissimo e le differenze – dinamiche e di sicurezza – sono abissali, ma entrambe hanno dei pregi indiscutibili.

Impressioni di guida. La sezione dei primi contatti si occupa dell’undicesima generazione dell’Honda Civic: la giap ora è solo ibrida, ma non rinuncia al dinamismo che l’ha sempre contraddistinta. Sul fronte elettrico abbiamo guidato l’Audi e-tron GT, versione di accesso della granturismo, e l’ammiraglia a tutto confort Mercedes-Benz EQE 350+. Infine, si torna all’ibrido con la Toyota Corolla restyling e la quinta generazione del powertrain che ha fatto la fortuna del costruttore.  

Attualità e Inchieste. L’Europa ha deciso che dal 2035 tutte le auto dovranno essere elettriche: ma quali sono le implicazioni e gli aspetti nascosti di una simile rivoluzione? questo il filo conduttore dell’attualità di agosto, che esamina la transizione ecologica da punti di vista inusuali e non per questo meno importanti. Si parte con un viaggio a Saarluis, in Germania, dove la Ford ha annunciato la chiusura, nel 2025, della fabbrica dove oggi vengono prodotte le Focus: di fatto, parliamo della prima vittima illustre del passaggio alle Bev. Si prosegue con una riflessione sul tema energetico: quando avremo milioni di elettriche sulle strade, ci sarà abbastanza energia per ricaricarle? Infine la crisi dei microchip, dei quali le Ev avranno sempre più bisogno: la produzione non decolla e ampliarne la disponibilità richiede tanto denaro e molto tempo, come dimostra la nostra visita esclusiva al nuovo stabilimento italiano della STMicroelectronics in fase di completamento.

Anteprime e Autonotizie. Una Jeep di fascia B non c’era mai stata, e neppure ce n’era stata una prodotta in una fabbrica italiana: la Renegade è stata una scommessa. Vinta. E il suo successo è tale che in Stellantis hanno pensato bene di raddoppiare l’offerta: nello stesso segmento stanno per arrivare due modelli, uno più compatto e urbano, che nascerà in Polonia, l’altro che raccoglierà più direttamente l’eredità della Renegade orientato all’avventura e al fuoristrada, che dovrebbe essere prodotto in Spagna. Vi raccontiamo questo futuro a due facce nella sezione Anteprime. Ed è a suo modo un’anteprima anche quella della Honda CR-V: da noi arriverà soltanto tra un anno, ma in Nord America si è già fatta vedere in veste ufficiale. Vi diciamo in che cosa cambia. Con l’elettrica ID. Aero ancora in fase di prototipo, ma praticamente definitiva la Volkswagen esplora il dopo Passat (anche se la termica vedrà una nuova generazione l’anno prossimo, soltanto in versione station wagon): come suggerisce il nome, grande attenzione sarà posta sull’aerodinamica per raggiungere l’obiettivo di oltre 600 km di autonomia con una singola carica. La Citroën, invece, continua il filone delle carrozzerie ibride, un po’ berlina, un po’ crossover con la CX 4, prodotto a metà strada tra la C4 e la CX 5. Infine, ciliegina sulla torta, una novità tutto pepe dalla Baviera: finora nel settore delle station pompate, la BMW aveva lasciato il campo alle varie Audi RS 4 Avant e Mercedes Classe C Amg. Ma ora, con la M3 Touring, la Casa di Monaco fa un’incursione in un campo quello delle sportive da famiglia – che in Europa trova ancora un gran numero di appassionati.   

In regalo eEVolution. L’Europa ha virato con decisione verso l’auto elettrica. Pertanto, diventa più che mai importante conoscere correttamente il mondo delle Ev, i loro pregi e i loro limiti attuali, le modalità d’uso e i costi del loro utilizzo. A tutto questo e a molto altro è dedicata l’edizione 2022 di rEVolution, il fascicolo gratuito allegato al numero di agosto. Nelle sue 64 pagine (affiancate da un ricco speciale online) è concentrato tutto quello che serve sapere sul mondo delle Bev. L’allegato è strutturato in tre sezioni fondamentali: Capire, Scegliere e Comprare. Nella prima sono sintetizzati i capisaldi della mobilità a batterie: la tecnica di base delle vetture, le modalità di ricarica (cavi, connettori, colonnine e wallbox, con le loro differenti caratteristiche), i trucchi per sfruttare al meglio le auto di questo tipo. Per scegliere bene è necessario essere informati: ecco, allora, che vi proponiamo confronti tra autonomie e tempi e costi di ricarica dei modelli più diffusi, oltre a una panoramica di quelli nuovi in arrivo nel 2023 (le nostre preziose anteprime). La sezione Comprare è, infine, all’insegna della praticità: si parte con un aggiornamento del tema incentivi (di fondi ce ne sono ancora e forse, a fine anno, ne avanzeranno pure), si prosegue con le spese di manutenzione (dimostrando che si risparmia fino al 75%, rispetto a equivalenti vetture endotermiche) e con il valore residuo (quanto varrà un’elettrica dopo un certo periodo?) e si finisce con la flessibilità delle forme di acquisizione delle vetture oggi proposte. Tutto, insomma, quello che bisogna conoscere per affrontare con consapevolezza la rivoluzione prossima ventura. rEVolution è proposto anche in Digital Edition in coda al giornale, inserito all’interno della voce Arretrati/Allegati.

A richiesta gli scatti di CliQ. Vi siete mai chiesti chi sono, come lavorano e dove vanno a scattare le loro immagini i fotografi di Quattroruote? Dove ritraggono, pista di Vairano a parte, le auto protagoniste delle prove su strada e di quelle speciali? E quali siano i segreti del loro mestiere? Se avete queste (e altre) curiosità, non perdete CliQ, il fascicolo speciale disponibile a richiesta (con supplemento di 5,90 euro) con Quattroruote di agosto. Abbiamo chiesto, infatti, a cinque dei professionisti che abitualmente lavorano con noi di scegliere dieci location in varie parti d’Italia, da ritrarre, insieme con i veicoli messi a disposizione dal partner BMW (due versioni della i4 e lo scooter elettrico CO 04), svelando trucchi, attrezzature e tecniche utilizzati per ogni immagine. Il volumetto, di 96 pagine, contiene gli scatti realizzati in una giornata in ognuna delle zone prescelte (dal Ponente Ligure al Delta del Po, dal Lago Maggiore alle Crete Senesi, dalla Milano che cambia alle cave di marmo carrarine), con le stesse modalità di lavoro che contraddistinguono l’attività dei nostri fotografi, chiamati ogni mattina o quasi a partire dalla nostra redazione di Rozzano per raggiungere la destinazione prescelta, a seconda della tipologia di vettura, dell’ambiente ritenuto più adatto e, spesso, anche delle condizioni meteo. Al progetto hanno contribuito anche cinque giovani fotografi, scelti tra i partecipanti all’ultimo master Automotive photo experience dell’Accademia Quattroruote, con i loro scatti di backstage realizzati durante l’effettuazione dei servizi. Chiunque può però prendere parte all’iniziativa: basta scattare una foto a tema automotive e pubblicarla sul proprio profilo Instagram con l’hashtag #CLIQ4R: le più belle saranno condivise sulla pagina di questo sito dedicata al volume. CliQ è proposto anche in Digital Edition all’interno dello sfogliatore di Quattroruote, a titolo gratuito solo per gli abbonati.

Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un’email a uf.vendite@edidomus.it, telefonando al numero 800-001199 (dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 20, sabato dalle 8.45 alle 13) oppure inviando un fax allo 0292856110 o allo 02022111959.