Nuovo Quattroruote – Scopri il numero di settembre – VIDEO
Il nuovo numero di Quattroruote, già disponibile in Digital Edition e in edicola dal 5 settembre, dedica la copertina all’Audi Q6 e-tron. L’elettrica dei Quattro anelli è un vero e proprio manifesto di tutto ciò che Ingolstadt proporrà nei prossimi anni sul fronte delle Bev: design, piattaforma elettrica (la Ppe), architettura digitale. E una velocità di ricarica da urlo. L’Attualità si occupa del destino delle multe: cosa fanno i Comuni con i proventi che arrivano dalle sanzioni? Li impiegano per la sicurezza e la manutenzione delle strade, come dice la legge? Non proprio, come vi dimostriamo nella nostra inchiesta. Infine, a settembre si riparte con due volumi extra: il dossier QUsato, la guida definitiva al mercato delle auto di seconda mano, e Mondo Ibrido, l’allegato gratuito dedicato al sempre più ampio mondo dei modelli “mild”, “full” e plug-in. Una panoramica a tutto tondo, dalla tecnica alle prestazioni di tanti modelli, disponibile anche in versione web, consultabile qui.
Audi Q6 e-tron. Cento chilometri di autonomia guadagnati in soli sei minuti. Se con un’elettrica di cinque anni fa bisognava organizzare un pranzo nuziale per passare il tempo in attesa della ricarica, con la nuova Q6 e-tron mangi con l’imbuto perché, a riempirsi, fra prima lei di te. Per l’Audi, questa nuova Suv è l’elettrico 2.0: l’auto nasce sulla piattaforma Ppe (sviluppata con Porsche, la stessa della Macan) e ha motori potenti ma più compatti e leggeri, una batteria enorme (94,9 kWh netti) però meno pesante, un’architettura a 800 V con sofisticato management termico per ricariche velocissime. Durante la prova, per dire, abbiamo letto picchi di potenza fino a 277 kW. In più, va forte quanto la Audi e-tron Suv del 2019, ma è il doppio più efficiente, specie se si opta per le ruote di diametro inferiore. E non è finita qui, perché oltre a tutti i numeri della Q6 rilevati a Vairano, nella prova trovate pure un confronto in termini di consumo, frenata e tenuta di strada con cerchi da 19 e 21 pollici.
Ford Explorer. Senza scomodare marchi blasonatissimi (e ultraterreni, in termini di prezzo e posizionamento), dove la trovi un’altra Suv elettrica di 4,70 metri che accelera da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi? Nonostante sia parente stretta di alcune elettriche della Volkswagen, perché poggia sulla piattaforma Meb, la Ford Explorer in configurazione bimotore mette a terra una grinta fuori dall’ordinario. Anche se paragoniamo tale prestazione a mostri sacri dell’Ovale Blu, come l’indimenticabile Ford Escort Cosworth (0-100 da oltre 6 secondi) o la Mustang 5.0 V8 (4,8 secondi). Il tutto assume una ancor più pregevole caratura se si considera che il livello di confort è sempre elevato, sia dal punto di vista dell’isolamento acustico sia se si parla dell’efficacia delle sospensioni. Gli altri punti di forza della Explorer? Un abitacolo decisamente spazioso, un infotainment a punto, con comandi vocali solerti e soluzioni interne originali: per esempio, il grande vano portaoggetti nel tunnel, oppure l’elegante sound bar dell’impianto audio Bang & Olufsen adagiata sulla parte superiore della plancia. Ci è piaciuta un po’ meno l’efficienza: con la batteria da 79 kWh netti carica al massimo, in autostrada si possono percorrere 295 chilometri. Pochi, rispetto a quanto sfoderano alcune rivali dotate di powertrain dalla potenza simile (qui ci sono 340 cavalli totali e, certo, la trazione integrale).
Peugeot E-3008. Viaggiare è utile per comprendere meglio le automobili, assunto che vale ancor più se si parla di elettriche per via della mutevole condizione dell’infrastruttura. Perciò niente di meglio, al volante della nuova Peugeot E-3008, di una toccata e fuga a Sochaux, in Francia, là dove la costruiscono; e dov’è custodita, nel bellissimo museo della Casa francese, la sua curiosa antenata a batterie. Un migliaio di chilometri per apprezzarne la notevole comodità e la cura degli interni e pure una buona efficienza; sui passi di montagna, però, si è sentita la mancanza di un po’ di brio da parte del singolo motore elettrico anteriore da 210 CV.
MG3. Lunga 17 cm più di una Toyota Yaris (per l’esattezza 411 cm), la MG3 si fa notare per il prezzo aggressivo e la ricca dotazione, soprattutto nell’allestimento Luxury, con tanto di guida assistita di Livello 2 e telecamere a 360 gradi. Il tutto a meno di 23.500 euro: allettante. Ma come va? Rilevamenti alla mano, l’auto è scattante, forte dei 194 cavalli del suo sistema ibrido, che abbina un 1.5 da 102 CV a un motore elettrico da 136 CV. E consuma pure poco: in media 20,3 km/litro. Ciliegina sulla torta, i sette anni di garanzia che nessuna rivale offre. Il rovescio della medaglia sono alcune finiture migliorabili nell’abitacolo (con tante plastiche rigide) e, soprattutto, nel baule. Nel complesso, comunque, la MG3 piace. E pure il comportamento dinamico è discreto. Fatta eccezione per le frenate, lunghe anche sull’asciutto.
Toyota C-HR. Se leggete Quattroruote, sapete come la pensiamo sulle macchine plug-in: hanno senso (soprattutto dal punto di vista economico) se si ha l’accortezza di ricaricare la batteria molto spesso. Possibilmente a casa, dove l’energia costa meno. Tale concetto si applica pure alla Toyota C-HR 2.0 Phev, che sfrutta lo stesso powertrain alla spina della Prius: 223 cavalli di sistema e accumulatore da 13,6 kWh, per un’autonomia media in elettrico (rilevata dal Centro prove) pari a 61 chilometri. Va ricordato, comunque, che a listino ci sono anche la 2.0 e la 1.8 ibride full: nel primo caso, il delta di prezzo a sfavore della Phev è pari a soli 300 euro, mentre nel secondo tale divario aumenta fino a raggiungere – sempre a parità di allestimento – i 2.300 euro. Possiamo già dirvi che il consumo a batteria scarica della plug-in è ben più alto rispetto a ciò che riesce a fare la C-HR con powertrain ibrido full: parliamo, infatti, di una media di 16 km/litro per la Phev e di 19,6 per la sorella full. Fra l’altro, la ricaricabile sconta un bagagliaio più piccolo rispetto alle altre versioni a due ruote motrici, a causa del serbatoio della benzina riposizionato sotto al piano di carico: 269 contro 319 litri. Su strada, siamo di fronte alla “solita” C-HR: godibile anche guidando in modo brillante, forte di un powertrain che risponde prontamente alle richieste di chi guida, si rivela pure comoda, al netto di qualche scossone di troppo, dietro, sulle asperità più difficili.
Impressioni di guida. I primi contatti di settembre sono particolarmente interessanti: troviamo una full hybrid dallo spirito pragmatico, la spaziosa Renault Symbioz, e due elettriche con listini agli antipodi, la premium Polestar 4 (meglio nota come “l’auto senza lunotto”) e l’abbordabile Dacia Spring. Infine, c’è un’ulteriore Bev, che però fa storia (e che storia) a sé: è la Mercedes-Benz Classe G, icona dell’off-road che ha abbracciato la strada delle batterie. Vi raccontiamo per filo e per segno con quali aspettative e credenziali.
Anteprime e Autonotizie. Il 2025 porterà una ventata di novità in Casa Alfa Romeo. Il prossimo anno, infatti, il Biscione presenterà la sua prima elettrica di nuova generazione basata sulla piattaforma Stla Large, la Stelvio: la vettura debutterà in versione elettrica, ma l’architettura su cui si basa è multienergia, dunque aspettatevi anche qualche cilindro dentro il cofano. Una novità inattesa è invece la BMW Neue Klasse Coupé, una sorta di erede spirituale dell’iconica M1, ma con una personalità totalmente diversa: sarà soltanto elettrica. Proprio nel mondo delle Bev si consuma una lotta all’ultima immatricolazione: Tesla e BYD sono state testa a testa per alcuni mesi, ma ora il marchio americano ha allungato, staccando di netto i rivali cinesi, i quali rispondono con nuovi ibridi plug-in per incrementare le proprie vendite. Nel futuro della mobilità, infatti, l’elettrico puro non sarà l’unica via: tanti costruttori hanno rivisto i propri piani, avviando lo sviluppo di nuovi motori a combustione che resteranno sul mercato ancora per molti anni, superando di slancio il 2030. E questo discorso, come vi spieghiamo nel nostro approfondimento “Riscossa termica”, vale per i costruttori generalisti, ma anche per quelli premium come la Cupra, che si appresta a lanciare la nuova Terramar con motori ibridi mild, plug-in e pure non elettrificati per conquistare una nuova fascia di clienti. Nemmeno il mondo del lusso e delle prestazioni vuole cedere al 100% elettrico: la Lamborghini Temerario, con il suo V8 biturbo ibrido plug-in da 920 CV, e l’Aston Martin Vanquish, con un V12 da 835 CV, ne sono una lampante dimostrazione. Senza dimenticare il mondo dei restomod, dove corrente e ottani convivono alla grande: ne abbiamo parlato coi ragazzi della Totem Automobili, toccando con mano la loro GT Super, riedizione moderna (di carbonio e con un V6 biturbo) della mitica Alfa Giulia GT.
Attualità e Inchieste. I Comuni italiani, si sa, fanno una montagna di soldi con le multe. Centinaia di milioni di euro. Ma questo denaro, poi, che fine fa? La legge ne stabilisce un impiego preciso: deve essere usato per interventi a favore della sicurezza stradale, nella misura del 100% quando si parla dei proventi dell’autovelox e del 50% per i ricavi di tutte le altre contravvenzioni. Ma è davvero così? Nel servizio “La sicurezza s’è persa per strada” siamo andati a verificare i conti di 106 capoluoghi di provincia e abbiamo scoperto che sono diversi quelli “fuorilegge”, tra cui una città che per il suo ruolo dovrebbe essere esempio di specchiata virtù: Roma. A proposito di capitale, Quattroruote è riuscita a mettere le mani sul documento che il governo italiano ha stilato a uso e consumo di potenziali investitori esteri interessati ad aprire una fabbrica di auto o di batterie nella Penisola: ne sveliamo tutti i segreti in “Benvenuti al Sud”, con l’elenco di potenziali siti, tutti nel Meridione, e lo schema di massima dell’incentivazione offerta dallo Stato. Tutto questo mentre continua il pressing del ministero delle Imprese su Stellantis perché incrementi la produzione in Italia. Nell’articolo “Carlos mani di forbice” raccontiamo come la strategia del gruppo, tutta impostata sul taglio dei costi, metta a rischio le attività dei marchi premium e di lusso, centrali ai piani industriali in Italia. Nel pezzo Falsari patentati raccontiamo invece l’universo online delle licenze di guida contraffatte, proposte al prezzo medio di 600-700 euro, e l’attività di contrasto a un fenomeno in crescita da parte dei nuclei specializzati delle Polizie locali di Bergamo, Genova e Milano.
I luoghi dell’auto: Monaco. La saga dedicata ai siti emblematici delle quattro ruote si trasferisce a Monaco, la città dei cilindri. Qui, la storica fabbrica BMW, sorta nel 1923, è ancora in attività. Anzi, si reinventa e si trasforma, adattandosi al futuro, inglobata nel tessuto urbano.
Dossier QUsato. Una guida completa e accurata, per orientarsi al meglio nel mondo delle auto di seconda mano: è il dossier QUsato, disponibile al prezzo di 2 euro oltre al costo del giornale. Con le sue 112 pagine, QUsato si propone come strumento utile sia per chi desidera vendere la propria auto, sia per gli aspiranti acquirenti di una vettura d’occasione: oltre a fornire tutte le informazioni sulle garanzie ufficiali dei costruttori, il dossier mette sotto la lente più di 80 modelli, analizzati in tutti gli aspetti a partire da quotazioni, pregi, difetti e costi dei ricambi. QUsato è proposto anche in Digital Edition all’interno dello sfogliatore di Quattroruote, nella sezione Speciali, al prezzo di 1,99 euro per gli acquirenti della singola copia e a titolo gratuito per gli abbonati alla Digital Edition.
Mondo Ibrido. Capire, scegliere e comprare un’auto ibrida, che si tratti di una “mild”, di una “full” o di una plug-in: con Mondo Ibrido, allegato gratuito al numero di settembre, l’acquisto diventa più facile, grazie alla panoramica completa che abbiamo fatto su questo segmento in grande espansione. Diversi sono i modi di “affiancare” un motore endotermico a una batteria, se non a un altro propulsore (elettrico): in 64 pagine, Mondo Ibrido approfondisce la tecnica, le caratteristiche, i vantaggi delle diverse tipologie di auto ibride, illustrando nel dettaglio le differenze e le peculiarità di ogni schema. Non mancano una ricca banca dati con le prestazioni, i consumi e i costi dei modelli più efficienti e tre Prove su strada di tre vetture dalle impostazioni “ibride” molto diverse: Audi A3 Sportback, Honda ZR-V e Skoda Kodiaq. L’allegato Mondo Ibrido è proposto anche in Digital Edition, in coda al giornale e inserito all’interno della voce arretrati/allegati, e in versione web, consultabile qui.
Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un’email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).