Oltre i Tutor – Come funziona Navigard, il nuovo “controllore” delle autostrade

Definirlo Tutor evoluto, come ha fatto qualcuno, è riduttivo. Il fatto è che Navigard è qualcosa di molto più grande e sofisticato di uno strumento per il controllo della velocità media: un vero e proprio sistema integrato per la sicurezza stradale – una piattaforma, la definiscono in Autostrade per l’Italia, la società che l’ha sviluppata – di cui il Tutor è solo uno dei molti componenti. Di fatto sarà un sistema di monitoraggio del traffico e dei comportamenti dei conducenti, in particolare di quelli che guidano i mezzi pesanti, composto da radar, sensori, telecamere, server periferici e un “cervellone” centrale. Un sistema che utilizzerà anche i pannelli a messaggio variabile, che sfrutterà algoritmi, software, intelligenza artificiale e che, ovviamente, sarà al servizio della Polizia stradale.

Si parte nel 2026. Navigard entrerà in servizio nel 2026 e quando sarà diffuso su tutta la rete – nel 2027 sarà presente su tutte le tratte gestite da Aspi – permetterà non solo di controllare la velocità media dei veicoli, come fa adesso il Tutor, ma anche di monitorare i sorpassi e il rispetto dei limiti di massa dei mezzi pesanti, la circolazione su corsie non consentite, la marcia contromano, la presenza di ostacoli in carreggiata, il rispetto dei percorsi da parte di mezzi che trasportano merci pericolose, la verifica automatica dei cronotachigrafi installati a bordo dei Tir, l’individuazione dell’elusione del pedaggio e numerose altre funzionalità che via via saranno aggiunte di pari passo con l’evoluzione tecnologica e con la necessità di monitorare ciò che accade sulla strada.

Sviluppato da Aspi, a disposizione della Polstrada. Navigard, sviluppato da Movyon, polo dell’innovazione tecnologica di Aspi, è stato presentato venerdì scorso dal direttore delle specialità della Polizia di Stato, da cui dipende la Polizia Stradale, Renato Cortese, e dall’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi. Secondo Cortese, Navigard è un ulteriore passo avanti verso l’obiettivo di garantire la sicurezza stradale attraverso l’innovazione tecnologica. Un’innovazione, ha sottolineato Tomasi, che integra e mette a sistema le soluzioni sviluppate dal nostro gruppo. Chiaro il riferimento al Tutor, sviluppato proprio da Autostrade per l’Italia all’inizio del millennio e che oggi copre 153 tratte per complessivi 1.600 chilometri.

C’è anche la nuova Control Room. Navigard si aggiunge alla cosiddetta Control Room, il nuovo Centro per il monitoraggio del traffico, degli impianti e delle infrastrutture di Aspi inaugurato a Roma lo scorso luglio e anch’esso realizzato da Movyon. Una sorta di mega centrale operativa hi-tech in cui confluiscono le immagini e le informazioni (comprese quelle fornite da lidar e Iot) provenienti in tempo reale, 24 ore su 24 da 3 mila chilometri di rete su cui transitano, in media, 2,4 milioni di veicoli e 4,7 milioni di viaggiatori ogni giorno. Una centrale che garantisce un controllo capillare dell’infrastruttura, in particolare di ponti, cavalcavia, viadotti, gallerie e di ciascuna pista di esazione del pedaggio.