Polestar 4 – La cattiva di famiglia

La Polestar presenta la 4, una Suv-coupé elettrica che affianca la Suv 3 e la berlina 2 con un maggiore focus sulle prestazioni. Il modello, basato sulla piattaforma modulare Sea, debutterà entro la fine dell’anno in Cina, mentre arriverà in Europa e in Nord America nel corso del 2024 con prezzi indicativamente a partire da 60.000 euro.

Suv-coupé nata dal foglio bianco. Il progetto della Polestar 4 prende spunto dalla 3, rispetto alla quale però gli svedesi non si sono limitati a modificare la coda e il tetto: il design dell’intera vettura è stato ripensato, come dimostra il diverso taglio del frontale con i nuovi gruppi ottici sdoppiati Dual Blade, mentre la coda risulta slanciata per dare maggiore dinamicità all’insieme, seguendo lo stile della concept Precept. In linea con la 3, la Polestar 4 misura 4,83 metri di lunghezza con 2,99 metri di passo, mentre l’altezza scende da 1,61 a 1,54 metri.

Senza lunotto cambia tutto. Gli interni sono resi luminosi dal tetto di vetro, che in opzione può offrire la funzione elettrocromatica e si estende oltre il divano posteriore: il lunotto tradizionale, infatti, è stato rimosso, creando un ambiente interno inedito. I passeggeri posteriori possono contare anche sulle sedute reclinabili e sullo schermo centrale per la gestione del climatizzatore e di altre funzioni secondarie.La  Polestar ha tenuto in grande considerazione anche la sostenibilità, e perciò ha scelto materiali a basse emissioni di carbonio per facilitare il recupero. Il tessuto a maglia è composto al 100% da Pet riciclato e debutta per la prima volta nella produzione di serie in ambito automotive, mentre altre sezioni sono rivestite di vinile MicroTech bio e di pelle Nappa certificata. Altri elementi sono realizzati in Econyl, un tessuto fatto con reti da pesca riciclate e fibra naturale di polipropilene (Nfpp), che dimezza l’uso di plastica vergine.

544 CV per la più potente, 600 km per la più efficiente. Per sottolineare l’anima dinamica della 4, la Polestar ha creato una versione che si posiziona all’apice della gamma a livello prestazionale. La Dual Motor Long Range da 544 CV e 686 Nm (contro i 517 CV della Polestar 3 con Performance Pack) consente di toccare i 200 km/h e di raggiungere i 100 km/h da fermo in 3,8 secondi, mentre la batteria 102 kWh permette di percorrere fino a 564 km. In alternativa, viene proposta la Long Range Single Motor posteriore da 272 CV e 343 Nm, che dichiara 180 km/h di punta massima, 7,4 secondi per raggiungere i 100 km/h e fino a 600 km di percorrenza. La ricarica avviene a 200 kW con le colonnine rapide (circa 32 minuti per recuperare l’80%) e a 22 kW con il sistema di bordo (per la ricarica completa servono 5 ore e mezza); inoltre, è prevista la funzione V2L (vehicle-to-load). Per i modelli Dual Motor, la dotazione di serie comprende le sospensioni semiattive e le due modalità di guida Range e Performance. Quanto alle ruote, sono previsti di serie i cerchi da 20″ e in opzione quelli da 21″. Scegliendo il Performance Pack, poi, la Casa fornisce l’assetto Polestar Engineered, i cerchi da 22″ e l’impianto frenante Brembo ad alte prestazioni con pinze in tinta Swedish Gold.

Schermo centrale da 15,4″. Gli interni riprendono l’impostazione minimalista di tutte le altre Polestar e si distinguono ulteriormente dalla 3 per la diversa impostazione dell’infotainment: sulla 4 troviamo infatti uno schermo orizzontale da 15,4″ con Android Automotive OS e la strumentazione digitale da 10,2″, affiancata dall’head-up display da 14,7″. In opzione è previsto l’impianto audio Harman Kardon da 12 diffusori e quello inserito nel Nappa Pack con 16 diffusori integrati anche nei poggiatesta. Completa la dotazione di Adas: si serie sono presenti a bordo un radar, dodici sensori a ultrasuoni e dodici telecamere e con il Pilot Pack opzionale è possibile contare sul Pilot Assist con cambio di corsia automatizzato.