Porsche – L’ad Blume: “Sbagliato concedere esenzioni al bando sulle endotermiche”

La proposta dell’Unione Europea di mettere al bando le vetture endotermiche dal 2035 rappresenta uno dei temi più discussi all’interno del settore automobilistico. Del resto, si tratta di un argomento con ampie e imprevedibili ripercussioni, soprattutto sul fronte occupazionale. In Italia, per esempio, stanno facendo scalpore le dichiarazioni del ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani, che prima ha paventato la scomparsa della Motor Valley e poi ha rivelato l’intenzione del governo di chiedere un’esenzione per i più celebri costruttori emiliani, come Ferrari, Lamborghini o Pagani, tenendo conto dei volumi di vendita estremamente limitati. Dalla Germania, però, arrivano delle prese di posizione decisamente contrarie a qualsiasi ipotesi di esentare la Motor Valley dallo stop ai motori a combustione interna. Per Oliver Blume, amministratore delegato della Porsche, Bruxelles commetterebbe un errore se cedesse alle richieste italiane. 

Elettrico imbattibile. In particolare, Blume, nel corso di un’intervista a Bloomberg TV in occasione dell’IAA Mobility di Monaco, ha affermato che l’esenzione “sarebbe sbagliata”. Uno dei motivi è legato pure alle prestazioni: a suo avviso, “nel prossimo decennio l’elettrico sarà imbattibile”. Inoltre, per il manager tedesco, anche costruttori del calibro della Ferrari devono fare la loro parte nella lotta ai cambiamenti climatici. “La decarbonizzazione è una questione globale e tutti devono contribuire”, ha affermato il numero uno dell’azienda tedesca, che, per quanto sia diventata di dimensioni maggiori rispetto alle Case emiliane grazie all’ingresso nel segmento delle Suv, è comunque una loro concorrente diretta, in particolare nel mercato delle sportive ad alte prestazioni.