Prodrive P25 – Un restomod rilancia la Subaru Impreza degli anni d’oro

Dagli anni ruggenti del Mondiale rally a Goodwood 2022: è un viaggio nel tempo di un quarto di secolo, quello della P25 che debutta alla prossima edizione del Festival of Speed. Un tuffo nella seconda metà degli anni 90, quando la Subaru Impreza dominava la scena del campionato iridato aggiudicandosi tre titoli Costruttori e uno Piloti, con Colin McRae (la cui vettura è stata recentemente riprodotta anche dalla Best Engineering di Verbania). Un’epoca mitica, che poi si è tramandata a colpi di spettacolari immagini di repertorio e videogiochi, ma che ha lasciato anche lasciato segni tangibili, come la 22B: una serie limitata (424 unità) della due porte delle Pleiadi ispirata proprio al bolide che correva in livrea gialloblu e cerchi dorati. Con lo stesso spirito, la Prodrive, al tempo gestore del reparto corse della Subaru, presenta oggi 25 esemplari della P25. Un restomod nato sulla base dell’illustre antenata corsaiola e proposto a un prezzo di 460.000 sterline (534.000 euro) Iva esclusa.

Dieta a base di carbonio. Costruita sul telaio della Impreza WRX originale (la prima Impreza WRC), ciascuna P25 condisce la base old school con tecnologie moderne. La maggior parte sono soluzioni per diminuire il peso, limitato a 1.200 chili grazie, soprattutto, all’uso esteso (dal cofano all’alettone, passando per le calotte degli specchietti, i paraurti e altri elementi ancora) di Cfrp. Ma anche i sedili leggeri di foggia sportiva (optional), la batteria agli ioni di litio e i pannelli porta di carbonio hanno contribuito a smaltire i chili.

Elaborazione spinta. Di contro, rispetto all’auto da cui deriva il motore sale di cubatura e potenza. Nel cofano, il restomod prevede infatti una versione da oltre 400 cavalli e 600 Nm dell’attuale 2.5 litri di Subaru. L’elaborazione è frutto della stessa Prodrive, ricorrendo a canne cilindro, bielle e pistoni nuovi, oltre che a valvole con fasatura variabile delle camme. L’insieme è corredato da un turbo Garrett con intercooler e airbox ad alte prestazioni e da uno scarico Akrapovic di titanio e acciaio inossidabile. Differenziale centrale attivo (regolabile) e differenziali a slittamento limitato (all’anteriore come al posteriore) sono altresì della partita, così come un sistema launch control simile a quello delle vetture da rally. Il cambio è di tipo sequenziale a sei rapporti.

Handling su misura. Parlando di assetto, la P25 mantiene uno schema di tipo McPherson, ma con montanti di alluminio regolabili per ottimizzare il camber e la geometria delle sospensioni. Ammortizzatori Bilstein, regolabili in compressione ed estensione, le molle e le barre antirollio completano il quadro delle dotazioni alla voce handling, senza dimenticare l’impianto frenante ad hoc, firmato AP Racing, con dischi ventilati da 380 mm diametro e pinze a sei pistoncini all’anteriore, e da 350 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore. Custom sono anche i cerchi Prodrive da 19”, gommati Bridgestone Potenza 235/35.

C’è anche il freno per derapare. La Prodrive non ha ancora fornito immagini degli interni, ma la vettura è annunciata con una strumentazione moderna che include sistemi di telemetria. Chi porta l’auto in pista potrà contare anche su differenti mappature del motore e su un freno a mano idraulico in stile WRC per la guida sportiva, in aggiunta a quello elettrico di stazionamento. Pelle, Alcantara e fibra di carbonio ricreano un’ambientazione da fine anni 90 nell’abitacolo, che di norma è a quattro posti, ma è possibile anche fare a meno di quelli posteriori e installare, al loro posto, una roll cage parziale. Il primo prototipo della P25 sfilerà a Goodwood il 23 giugno. Per le consegne bisognerà aspettare fine anno.