RadiciGroup – Quei dettagli che fanno la differenza

Ci sono parti delle auto con cui interagiamo quotidianamente senza immaginare quanta tecnologia ci sia dietro: le leve e i tasti con i quali azioniamo i comandi della vettura, le maniglie, i braccioli, i vani portaoggetti, i pedali, i rivestimenti dell’abitacolo e dei sedili, finanche i tappetini. E molti altri elementi ancora, come le coperture del motore, i collettori e gli alloggiamenti delle batterie, che non vediamo, ma che nascondono lo stesso livello di ricerca, che parte dalla chimica, dai polimeri, per arrivare a filati, tessuti e plastiche che devono rispettare standard elevati di prestazioni, sicurezza e sostenibilità. Di produrre questi componenti si occupa RadiciGroup, realtà d’eccellenza con una storia di quelle che caratterizzano molta dell’imprenditoria italiana.

Una storia di famiglia. L’azienda nasce nelle valli bergamasche nel 1920: inizialmente commercia tessuti, tappeti e coperte, poi inizia a farli. Dagli anni 60 utilizza i primi polimeri per realizzare i filati per tessere la moquette e dagli anni 80 produce direttamente questi ingredienti fondamentali per moltissimi utilizzi, entrando nel settore della chimica e ingrandendosi poi negli anni successivi fino a divenire una realtà internazionale. Oggi RadiciGroup è alla terza generazione della famiglia, ha otto stabilimenti produttivi (tre dei quali in Italia), è presente in 30 siti industriali in Europa, America e Asia, laddove i componentisti e le aziende automotive hanno i loro impianti, conta 3.000 addetti e nel 2022 ha fatturato oltre 1,5 miliardi di euro. Il settore automotive rappresenta per noi circa il 50% della produzione, spiega Angelo Radici, presidente del gruppo, e nonostante le difficoltà dell’anno scorso, dovute alla guerra e alla conseguente impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime, oltre che alla domanda debole, il comparto resta fondamentale.

Il dono della leggerezza. Il gruppo lavora con quasi tutti i costruttori, in gran parte indirettamente, fornendo ai componentisti le parti e i tessuti. Le caratteristiche che più sono ricercate dalle case automobilistiche oggi sono naturalmente affidabilità e resistenza, ma anche leggerezza. I polimeri, negli anni, hanno sostituito i metalli come l’alluminio perché più leggeri e altrettanto resistenti. E la leggerezza ben si coniuga con la necessità di contenere i consumi, sia delle auto endotermiche, sia di quelle elettriche. La nostra esperienza in Cina, dove siamo presenti dal 2007, aggiunge Cesare Clausi, global sales manager dell’azienda, ci ha permesso di sviluppare soluzioni per le auto a batteria, che ora sono per noi strategiche. Le Bev, infatti, impongono l’utilizzo di prodotti dalle elevate caratteristiche elettriche, che resistano alle alte tensioni e abbiano componenti che ritardano la fiamma.

Impegno circolare. Un altro fronte sul quale RadiciGroup è attivo è quello della sostenibilità. L’azienda a partire dal 2003, quando il tema ambientale non era ancora urgente come oggi, l’azienda ha sottoscritto diversi protocolli che ne certificano l’impronta carbonica e le reali emissioni. Dal 2011 al presente il gruppo ha ridotto del 70% le emissioni e ha aumentato di 70 volte il riutilizzo dell’acqua nelle proprie lavorazioni. L’impegno, ora, è verso la circolarità: già adesso parte dei materiali utilizzati arriva dal riciclo di scarti industriali e civili, ma il processo di separazione dei vari ingredienti di tessuti e platiche non è semplice. Per renderlo efficiente, è necessario che i prodotti vengano progettati ad hoc per essere riciclati. Nell’attesa, c’è un altro fronte sul quale l’azienda sta lavorando per essere meno dipendente dalle fonti fossili: i prodotti bio, derivati cioè da scarti vegetali, dai quali si possono ottenere polimeri come la poliammide PA610, che fa parte della famiglia dei nylon e che si realizza utilizzando in gran parte elementi rinnovabili.