Rappresentanza – Amina lancia i Mobility Consultant

Conoscere sempre meglio il mercato di riferimento, per poter proporre il proprio prodotto – in questo caso il noleggio a lungo termine – nella maniera corretta, con un focus ben specifico: le pmi e i liberi professionisti e, ora, anche i privati. Per il 90% del proprio business. Questo l’obiettivo di quegli imprenditori/broker (sul sito ve ne sono citati diciassette più Econometrica, rivista scientifica di economia) che nel 2019 si sono uniti in Anima, l’Associazione Mediatori Italiani Noleggio Auto, e che dopo un po’ più di due anni di rodaggio e con in mezzo una pandemia mondiale, rilanciano la loro attività, “pensando proprio alle esigenze dei nostri iscritti” sottolinea il presidente Iacopo Chelazzi, proponendo la figura nell’Amina Mobility Consultant, costruito con 34 ore di aula in 17 momenti di due ore bi-settimanali, che cura la competenza tecnica degli addetti, a partire dai titolari delle agenzie!” afferma Chelazzi, la loro conoscenza sull’ecosostenibilità e la loro formazione personale. Un programma formativo, già concluso da una quarantina di consulenti, costruito anche grazie a studi di mercato come quello appena presentato e realizzato insieme a Doxa dal titolo “Noleggio ed elettrificazione nella mobilità del futuro”, che consente di avere una panoramica anche riguardo al livello di conoscenza dichiarato dagli intervistati (mille), in merito alle nuove tecnologie disponibili nel settore automobilistico. Per un mercato che vede proprio i broker protagonisti e che contano “per circa il 50% del business per Pmi, liberi professionisti e privati” dice Chelazzi, che spiega come, oltre al lungo termine, gli iscritti curino anche il noleggio e medio e breve termine, grazie anche all’intuizione di “costruirsi una flotta di proprietà: oro, adesso che le auto non ci sono” spiega il broker.

La mobilità del futuro. La ricerca evidenza che, malgrado la proprietà sia ancor la modalità di acquisizione preferita dagli italiani per la prossima auto (il 65,9% degli interpellati), anche se il noleggio a lungo termine guadagna quote di mercato anche tra gli utenti privati, attestandosi ad una quota pari al 28%. I circa mille intervistati in merito alle nuove tecnologie disponibili nel settore automobilistico evidenziano come le nuove tecnologie maggiormente conosciute sono, con una striminzita sufficienza (6,2 su una scala di 10), il full hybrid e l’elettrico, mentre il mild hybrid e il plug-in non raggiungono la sufficienza. Agli interpellati è stato inoltre chiesto di dare una valutazione in merito al numero di anni necessari per completare il passaggio alla mobilità elettrica. La maggioranza degli italiani (40%) pensa che ci vorranno da cinque a dieci anni per concludere tale passaggio. Coloro che pensano che ci vorranno da dieci a venti anni sono il 25%. Quelli più ottimisti, che hanno indicato due anni, sono il 5%. Un po’ meno ottimisti, ma comunque molto positivi, sono coloro che hanno indicato un periodo di tempo tra due e cinque anni (il 19). Ma ci sono anche coloro che hanno espresso una visione pessimistica dei tempi necessari per completare il passaggio alla mobilità elettrica. In particolare, il 7% degli interpellati ha dichiarato che saranno necessari più di venti anni, mentre il 4% ha dichiarato che questo passaggio non si completerà mai. Di particolare interesse anche la valutazione espressa sulla conoscenza del servizio di noleggio a lungo termine. In questo caso il 74% dei rispondenti ha fornito una valutazione positiva, così suddivisa: sufficiente 36%, buona 32%, ottima 6%. Di contro, il 26% degli italiani ha fornito una valutazione negativa, suddivisa tra una conoscenza mediocre (20%) e nulla (6%). Grazie ai dati elaborati nell’inchiesta è stato possibile anche realizzare un identikit di chi conosce meglio il noleggio a lungo termine, che è uomo, tra 35 e 44 anni, con un alto livello di istruzione e proveniente da Sud e Isole (hanno qualcosa a che fare le polizze assicurative sull’auto di proprietà nel Sud in questo caso?). Lo stesso identikit corrisponde al profilo del maggiore interessato al passaggio ai servizi di mobilità (car sharing, car pooling, noleggio a lungo termine, noleggio a breve termine, ecc.), in sostituzione dell’auto in proprietà. Anche se alla fine Chelazzi sottolinea come Noi vendiamo ancora tanto diesel anche se lo spostamento si vede sulle nuove propulsioni si vede. Anche perché si trovano soprattutto’ queste auto.