Renault – Annullata la quotazione in borsa di Ampere
Con una decisione inaspettata, il gruppo Renault ha deciso di annullare la quotazione in Borsa di Ampere, prevista per la prima metà del 2024. Presentata ufficialmente lo scorso novembre, la divisione dedicata esclusivamente ai veicoli elettrici e allo sviluppo software è incaricata di mettere a terra la terza fase della Renaulution di Luca de Meo, ovvero la democratizzazione dei veicoli elettrici in Europa, a cominciare da una citycar prevista per il 2026.
Le motivazioni. In una nota stampa diramata in serata si legge che le attuali condizioni di mercato non consentono di portare avanti il processo di quotazione in Borsa e di soddisfare al meglio gli interessi del gruppo Renault, dei suoi azionisti e di Ampere. Questo nonostante nel 2023 i risultati finanziari siano stati significativamente superiori alle aspettative, generando flussi di cassa più alti del previsto. La società continuerà a essere finanziata dal gruppo Renault, che ha confermato sia il traguardo del break-even finanziario entro il 2025 sia tutti gli obiettivi annunciati nel corso del Capital Market Day. La decisione, sottolineano da Parigi, non ha nessun impatto sulle prospettive finanziarie del gruppo Renault né sulla sua strategia di allocazione del capitale.
La Renaulution continua. Gli obiettivi di Ampere rimangono invariati nonostante la decisione del gruppo Renault, in particolare per quel che riguarda la riduzione del costo dei veicoli elettrici del 40% nel giro di una generazione, lo sviluppo sul piano tecnologico e il lancio di numerosi nuovi modelli: Scenic, Renault 5, Renault 4, Twingo e altri due non ancora annunciati. Sono estremamente orgoglioso dei nostri team che, con Ampere, hanno creato in meno di due anni la miglior risposta alla concorrenza, ha dichiarato Luca de Meo, ceo del Gruppo Renault. Oggi abbiamo preso una decisione pragmatica. Siamo tutti concentrati sulla realizzazione della nostra strategia e sulla costruzione di un track-record per creare valore per tutti i nostri stakeholder.
Un periodo complicato. La decisione arriva in un periodo tutt’altro che semplice per le auto elettriche e la transizione a cui stiamo assistendo in questi anni: la domanda di veicoli a batteria si sta rivelando meno imponente del previsto e questo sta costringendo molti costruttori a cambiare strategia, anche mettendo in campo quella che è già stata definita guerra dei prezzi per cercare di rendere più accessibile l’acquisto dei modelli attualmente a listino.