Stati Uniti – Dietrofront di Trump: dazi sospesi per 90 giorni

Nuovo colpo di scena nella crisi dei dazi: Donald Trump ha deciso di soddisfare (in parte) le pressanti richieste dell’establishment americano, annunciando una sospensione di 90 giorni per le tariffe reciproche introdotte la scorsa settimana. La decisione riguarda solo "alcuni Paesi": non si sa ancora quali, ma il presidente statunitense ha citato espressamente quei 75 governi che hanno manifestato l’intenzione di aprire un negoziato con Washington. L’unica eccezione è rappresentata dalla Cina, che sarà sottoposta a dazi ancora più alti del 104% annunciato nelle ultime ore. Nuovo colpo al Dragone. Trump ha comunicato le sue decisioni tramite un post sul social network Truth. "Alla luce della mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato nei confronti dei mercati mondiali, con la presente aumento i dazi applicati dagli Stati Uniti d’America al 125%, con effetto immediato", ha scritto l’inquilino della Casa Bianca. "A un certo punto, si spera nel prossimo futuro, la Cina si renderà conto che i tempi in cui si derubavano gli Stati Uniti e altri Paesi non sono più sostenibili né accettabili". Dunque, tra Pechino e Washington è ormai scoppiata una guerra commerciale senza esclusione di colpi. Al contrario degli altri partner.  La pausa. Trump, come detto, non ha precisato quali Paesi beneficeranno della sospensione di 90 giorni, ma ha citato "oltre 75" istituzioni desiderose di intavolare delle trattative e tra queste figura anche l’Unione Europea: i vertici di Bruxelles hanno più volte parlato del proposito di aprire un canale negoziale anche se proprio oggi, 9 aprile, gli Stati membri hanno approvato la proposta della Commissione Ue di introdurre tra pochi giorni dazi su diverse tipologie di beni statunitensi. "Sulla base del fatto che oltre 75 Paesi hanno convocato i rappresentanti degli Stati Uniti, inclusi i Dipartimenti del Commercio, del Tesoro e dell’Ustr (acronimo di United States Trade Representative, il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d’America, ndr), per negoziare una soluzione alle questioni in discussione relative a commercio, barriere commerciali, dazi, manipolazione valutaria e tariffe non monetarie, e che questi Paesi, su mio forte suggerimento, non hanno esercitato ritorsioni in alcun modo o forma contro gli Stati Uniti, ho autorizzato una pausa di 90 giorni", ha spiegato Trump, aggiungendo di aver autorizzato l’imposizione di un dazio reciproco "sostanzialmente ridotto, ossia del 10%, durante questo periodo, anch’esso con effetto immediato". Euforica la reazione di Wall Street.