Stati Uniti – “Effetto Ira”: l’Audi valuta la costruzione di una fabbrica
Dalla Germania arriva una nuova prova sulla capacità dell’Inflation Reduction Act (Ira) di attirare l’attenzione del settore automobilistico e di spostare risorse da una parte all’altra dell’Atlantico. Pochi giorni fa è stata la Tesla a dimostrare quanto la nuova normativa statunitense sia in grado di promuovere gli investimenti nella mobilità elettrica con la decisione di sospendere la produzione di batterie alle porte di Berlino per privilegiare la sua gigafactory di Reno, in Nevada. Oggi tocca all’Audi fornire un’ulteriore evidenza sulla rilevanza dell’Ira: infatti, secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato Markus Duesmann alla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, la Casa di Ingolstadt sta già valutando la costruzione di una fabbrica di auto elettriche negli Stati Uniti per sfruttare le agevolazioni garantite dalla normativa voluta fortemente dall’inquilino della Casa Bianca, Joe Biden.
Le opzioni allo studio. In caso di via libera, sarebbe il primo impianto di assemblaggio dell’Audi sul territorio statunitense. Attualmente, l’azienda è presente nel continente americano con il sito messicano di San José Chiapa, dove produce la Q5, mentre la fabbrica brasiliana della Volkswagen a Curitiba assembla la Q3. Dunque, il mercato degli Stati Uniti viene servito solo tramite le esportazioni, il che limita di molto la possibilità di accedere ai 430 miliardi di dollari mobilitati dall’Inflation Reduction Act: la normativa lega l’erogazione di crediti e sussidi all’origine nazionale delle produzioni e delle materie prime. Ecco perché non sono poche le realtà che stanno guardando con crescente attenzione agli Stati Uniti e molti i politici europei da tempo in allarme per le conseguenze della nuova normativa. Del resto, basta leggere le parole proprio di Duesmann per comprendere i contorni della situazione che si è venuta a creare: “Non abbiamo ancora una fabbrica negli Stati Uniti. Con l’Inflation Reduction Act del governo americano, la costruzione di un impianto statunitense per le auto elettriche è ovviamente diventata un’opzione molto allettante”. Il manager non ha fornito ulteriori indicazioni, in particolare sulla localizzazione della struttura, ma si è detto disponibile a valutare sia la realizzazione di uno stabilimento ex novo da parte dell’Audi, sia la possibilità di sfruttare una fabbrica della casa madre Volkswagen, magari quella di Chattanooga, in Tennessee. Di certo, l’Ira offre delle opportunità a tutti i marchi del costruttore di Wolfsburg e non a caso Duesmann ha affermato che “in futuro, probabilmente, il Gruppo Volkswagen produrrà negli Stati Uniti più veicoli rispetto al passato.