Stati Uniti – L’industria dell’auto contro la Cina: “Rischiamo lestinzione”
In un rapporto pubblicato nei giorni scorsi, la Alliance for American Manufacturing (associazione a tutela dell’industria statunitense), chiede al governo americano di bloccare l’importazione di auto e componentistica cinesi a basso costo prodotti in Messico, avvertendo dei potenziali rischi per il futuro dei costruttori Usa.
Rischio di estinzione. L’arrivo di auto low cost prodotte in Messico da aziende cinesi, che costano così poco perché finanziate dal governo di Pechino, rischiano di portare all’estinzione del settore automotive americano, si legge nella relazione. Le merci prodotte in Messico beneficiano di accordi di libero scambio con gli Stati Uniti, e rappresentano secondo la Aam una backdoor commerciale per le importazioni cinesi, che potrebbero causare chiusure di fabbriche e perdita di posti di lavoro.
BYD, e non solo. Il rapporto della Aam arriva – certo non per caso – una decina di giorni dopo l’annuncio della BYD di voler aprire uno stabilimento in Messico, che fungerà da base per gli obiettivi commerciali della Casa cinese in Nord America. La Tesla, dal canto suo, ha annunciato l’intenzione di costruire una fabbrica nello stato di Nuevo Leon, con l’apporto di un fornitore cinese, che ha messo sul piatto un miliardo di dollari di investimento. Per poter accedere agli incentivi fiscali in vigore negli Stati Uniti, le auto elettriche devono rispettare requisiti molto stretti, tra cui la produzione delle batterie in paesi che hanno accordi di libero scambio con gli Usa, tra cui il Messico.
Occhi puntati su Trump-Biden. Il prossimo 5 novembre verrà eletto il nuovo Presidente degli Stati Uniti, e quello lanciato dalla Aam è un appello evidentemente destinato al prossimo inquilino della Casa Bianca. Ma non è l’unico: la Alliance for Automotive Innovation, per voce del ceo John Bozzella, fa sapere che le prossime normative ambientali in discussione a Washington potrebbero offrire alla Cina una posizione di vantaggio nella catena dei fornitori di batterie per le auto elettriche destinate al mercato Usa. Un gruppo di politici ha chiesto alla Rappresentante per il Commercio Katherine Tai, che riferisce direttamente al Presidente Usa, di alzare le tariffe doganali (già al 27,5%) per le auto cinesi, e che il suo ufficio dovrà prepararsi ad affrontare l’ondata di veicoli cinesi che verranno esportati dai nostri partner commerciali come il Messico, dove si stanno strategicamente stabilendo i costruttori di Pechino.