Stati Uniti – Trump vara “tariffe reciproche” e mette l’auto nel mirino
Donald Trump alza di nuovo l’asticella sul fronte delle barriere commerciali. Il presidente degli Stati Uniti, dando seguito a una delle sue promesse elettorali, ha firmato un ordine esecutivo per imporre “dazi reciproci Paese per Paese”, in particolare ai partner commerciali che beneficiano di un grande surplus con gli Stati Uniti. “Sul commercio, ho deciso che farò pagare una tariffa reciproca”, ha detto Trump. “In altre parole, chi ci fa pagare una tassa o una tariffa pagherà a noi la stessa identica tassa o tariffa. Molto semplice. In quasi tutti i casi, i partner ci fanno pagare più di quanto noi facciamo pagare a loro, ma quei giorni sono finiti. un sistema molto ingiusto nei nostri confronti, tutti hanno approfittato degli Stati Uniti”. Il piano dei dazi reciproci sarà approntato entro il mese di aprile.
Iva e auto. Trump è anche tornato all’attacco degli europei, sostenendo che gli alleati degli Stati Uniti sono “spesso peggio dei nostri nemici” sul piano commerciale: ha messo all’indice anche l’Iva, destinata a essere trattata alla stregua dei dazi, e parlato di nuovo della possibilità di colpire le importazioni di auto. Anche qui sono attese nuove tariffe doganali, che si andranno ad aggiungere a quelle reciproche. Di più: in un’intervista a Fox News, il presidente Usa è arrivato a ipotizzare tariffe fino al 100% sui veicoli prodotti in Canada. Nel mirino ci sono perfino i Paesi Brics, pronti a essere colpiti con dazi al 100% se dovessero dare seguito al loro proposito di abbandonare il dollaro per le transazioni internazionali. Insomma, Trump non intende fermarsi. Del resto, nella sua agenda economica le politiche protezionistiche sono essenziali come arma politica e per ridurre il deficit commerciale (considerato una “minaccia per la sicurezza economica e nazionale”), ma anche per finanziare, tramite gli introiti doganali, un’altra, grande promessa elettorale: il taglio delle tasse.