Stellantis – Class action dall’Olanda per un caso di presunte emissioni truccate
Una fondazione indipendente ha depositato nei Paesi Bassi una class action contro Stellantis: l’iniziativa ha nel mirino un caso di emissioni truccate che riguarderebbe l’allora Fiat-Chrysler. I fatti, secondo i documenti di cui è entrata in possesso la Reuters, si riferirebbero al periodo 2014-2017.
Emissioni truccate. La tesi della class action, presentata dalla fondazione non-profit Fiat-Chrysler Investors Recovery Stitching, è che l’allora gruppo italo-americano abbia adottato, nel triennio in questione, un software per ingannare i test di omologazione e far risultare emissioni inferiori rispetto a quelle reali.
L’accusa e la replica di Stellantis. “Il comportamento messo in atto ha significativamente danneggiato gli interessi degli azionisti Fiat-Chrysler”, si legge nella lettera dello studio legale Scott+Scott che sostiene la causa. Pronta la reazione del gruppo, che ha diramato una nota a commento della vicenda affermando che di ritenere la class action “senza fondamento” e aggiungendo che si difenderà “vigorosamente”.
Chi può aderire alla class action. Intanto, lo studio legale olandese ha chiarito che tutti gli investitori che hanno avuto in portafoglio azioni Fca acquistate tra ottobre 2014 e maggio 2017 sulla borsa valori di Milano possono aderire all’azione collettiva. Quest’ultima, tra l’altro, è sostenuta da un finanziatore esterno associato al Fortress Investment Group, una società statunitense di asset management.
Il 4 dicembre si deciderà sull’iter. “Questo scandalo sulle emissioni è stato nascosto per anni da Fiat-Chrysler e ha danneggiato migliaia di investitori”, sostiene Flip Schreurs, presidente della fondazione. Ora l’iter giuridico è ufficialmente partito: il prossimo appuntamento è stato fissato dal Tribunale distrettuale dell’Olanda settentrionale per il prossimo 4 dicembre, quando la corte si riunirà per stabilire i prossimi passi del procedimento.