Stellantis – Elkann: “Il nuovo ceo dovrà comprendere tecnologia e capitali”

“La selezione del nuovo amministratore delegato è sulla buona strada: abbiamo eccellenti candidati interni ed esterni e stiamo avendo conversazioni incoraggianti che ci porteranno ad avere il miglior ceo possibile”. Lo ha detto John Elkann, presidente di Stellantis, a margine della call con gli analisti sui risultati finanziari del 2024, che hanno visto una flessione dei profitti pari al 70% rispetto al 2023.

Un profilo preciso per il nuovo ad. Elkann, ricordando “l’importante contributo dato da Carlos Tavares per creare l’azienda”, ha confermato che la nomina verrà resa nota “entro la prima metà dell’anno” e – pur evitando risposte dirette alle numerose domande in merito – ha tracciato un profilo piuttosto preciso della figura che vorrà al timone.

“Leadership, destrezza culturale, competenze su capitali e tecnologia”. “La ricerca condotta dal comitato è interna ed esterna”, ha ribadito Elkann, sottolineando come il nuovo ceo dovrà avere “capacità di leadership e destrezza culturale” per gestire un’organizzazione dalle radici eterogenee come quelle di Stellantis. “Ma avremo anche bisogno di un leader” ha concluso “che capisca di capitali, di tecnologia e che sappia lavorare in armonia con tutti gli stakeholder”.

Il confronto con Bruxelles e la sfida della Cina. Le sfide che sta attraversando il costruttore, in effetti, sono numerose e complesse. Tre, in particolare, sono quelle su cui Elkann ha posto l’accento. In primo luogo le normative, che stanno diventando “sempre più divergenti e rigide”, anche se “la discussione con Bruxelles è aperta riguardo il 2035”. Poi c’è l’inasprimento della concorrenza, con particolare riferimento a quella che arriva dalla Cina. Un fronte su cui tuttavia il presidente di Stellantis rivendica i risultati ottenuti: “Quando abbiamo fondato l’azienda nel 2021 non avevamo mercato in Cina. Ora siamo soddisfatti dei risultati di Leapmotor, in patria e all’estero, e ci aspettiamo un’ulteriore crescita nel corso del 2025.

I dazi: appoggio a Trump ma “Canada e Messico devono restare fuori”. Il terzo nodo su cui ha portato l’attenzione Elkann è quello dei dazi: “Supportiamo il piano del presidente Trump per incrementare la produzione automobilistica negli Stati Uniti: stiamo avendo conversazioni costruttive e crediamo che vada sciolto il nodo dei 4 milioni di veicoli venduti ogni anno negli Usa senza nessun contenuto americano, ma” ha sottolineato il presidente “riteniamo che Canada e Messico debbano restare fuori dai dazi”.

2025, il meglio nella seconda metà. Importanti anche le notizie emerse sul fronte dei prodotti: Stellantis intende riguadagnare quote tanto in Nordamerica quanto in Europa “e i risultati del mese di gennaio” ci incoraggiano in questa direzione, ha sottolineato il direttore finanziario Doug Ostermann, che ha tuttavia sottolineato come gli effetti “dei nuovi modelli si vedranno soprattutto nella seconda metà dell’anno”.

La nuova Jeep Cherokee e gli altri prodotti. In Europa, i benefici maggiori arrieranno “dai nuovi lanci sulle piattaforme Smart car e Stla Medium”, mentre in Nordamerica le attese sono concentrate sul ritorno dei motori termici nella gamma Dodge, il lancio del pick-up heavy-duty del marchio Ram e il ritorno della novità più attesa, l’erede della Jeep Cherokee “che per la prima volta nella sua storia avrà anche un powertrain ibrido”, ha ufficializzato Ostermann.