Stellantis – “Faremo elettriche per tutti”

La libertà di movimento “deve essere per tutti”. Durante l’inaugurazione del Battery Technology Center di Torino, il primo al mondo, il gruppo Stellantis ha riassunto così la sua strategia d’elettrificazione: nei prossimi anni, le auto elettriche potranno essere acquistate anche chi non potrà permettersi vetture costose. Senza fare nomi precisi, i vertici del gruppo potrebbero riferirsi proprio all’attesissima erede elettrica della Panda, la cui genesi passerà anche dal nuovo centro di testing di Mirafiori. Come del resto faranno anche tutti i nuovi modelli elettrici europei del gruppo, visto che il nuovo centro tecnologico torinese si occuperà di mettere sotto stress celle e pacchi batteria per i le Ev del futuro.

Si parte con sei gigafactory, ma ne arriveranno altre. Presentando il nuovo centro di benchmarking, il gruppo Stellantis ha annunciato che costruirà più gigafactory delle sei già annunciate, così da poter rispondere alla futura crescita del mercato delle auto a batteria. “Abbiamo già confermato la costruzione di sei gigafactory in giro per il mondo, poi ne arriveranno anche altre”: con queste parole Micky Bly, Senior Vice Presidenti di Stellantis e capo globale dei sistemi propulsivi, ha confermato i nuovi piani di espansione, che potrebbero riguardare anche l’Europa. “Abbiamo già annunciato una capacità globale di 250 gigawatt, ma pensiamo di avere bisogno di arrivare a 400”: di questi 400 gigawatt, da raggiungere entro il 2030, circa 250 saranno concentrati in Europa. Nei piani del costruttore sono previste tre fabbriche di batterie nel Vecchio continente, tutte con una capacità di 40 GWh: Douvrin, in Francia, attiva già da quest’anno, Kaiserslautern, in Germania, nel 2025 e Termoli, dove le linee produttive verranno avviate tra tre anni, nel 2026. Oltreoceano, invece, si partirà nel 2024 in Canada, a Windsor, con una capacità superiore ai 45 GWh e un centro di ricerca simile a quello inaugurato oggi a Torino. Nel 2025 sarà la volta della gigafactory di Kokomo (33 GWh) e nel 2027 di un secondo impianto statunitense per il quale deve essere ancora definita la location.

Da -40 a +60 C in cinque minuti. Le 24 camere climatiche installate nel nuovo centro di Torino, nel quale il gruppo Stellantis ha investito 40 milioni di euro, permettono di testare in condizioni estreme fino a 47 batterie contemporaneamente, con ogni “cella” che può gestire una potenza massima di 2,2 megawatt. Ogni camera può essere portata a temperature da -40 a +60 gradi centigradi, con una variazione fino a 20 gradi al minuto e con condizioni d’umidità variabili. Il costruttore ha già preventivato applicazioni a 1,2 kV, quindi superiori rispetto agli 800 volt degli attuali modelli previsti dal gruppo, come la Maserati Folgore. Ogni batteria può rimanere rinchiusa in queste camere fino a un anno, durante il quale viene sottoposta a continui cicli di carica e scarica, proprio come se fosse montata su un’auto reale. Nei tre piani del Battery Technology Center trovano spazio anche altri macchinari utilizzati per i test, comprese delle camere di collaudo per le celle. Rispondendo a una domanda diretta di Quattroruote, Paola Baratta, responsabile del nuovo centro, ha stimato un consumo annuo d’elettricità di circa 20 gigaWatt per l’intero impianto. Rispondendo a un’altra nostra domanda sulle batterie allo stato solido, il costruttore ha anche confermato di essere aperto a nuove tecnologie per gli accumulatori e di avere molta fiducia negli ioni di sodio e in altre soluzioni che consentiranno di ridurre i costi di produzione, contenere il peso dei pacchi batteria e offrire prestazioni elevate.