Stellantis – Fim-Cisl: “Produzione in calo del 10% nel primo trimestre”
La Fim-Cisl lancia un nuovo allarme sui volumi produttivi delle fabbriche italiane di Stellantis, ma questa volta lo fa con i numeri. Il sindacato, infatti, ha presentato il suo consueto report trimestrale e i dati mostrano un’inversione di tendenza dopo due anni di crescita: nei primi tre mesi del 2024 il gruppo ha prodotto 170.415 veicoli, il 9,8% in meno rispetto al pari periodo del 2023. Le ragioni stanno nel -23,8% (pari a 105.255 unità) totalizzato dalle autovetture, che ha annullato il forte miglioramento dei veicoli commerciali (+28,5%, 14.460 unità).
Volumi dimezzati in quattro impianti. “Fatta eccezione per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco che rappresenta più della metà della produzione totale e dove riscontriamo una crescita del 26%, gli altri quattro stabilimenti dimezzano la produzione auto con flessioni molto significative”, spiega la Fim-Cisl. In particolare, i volumi di Mirafiori, anche per il ritardo nell’iter per i nuovi incentivi, sono scesi del 51% (12.680 unità, di cui 11.360 Fiat 500 e 1.320 Maserati). Per quanto riguarda il Tridente, a Modena è stato registrato un calo da 330 a 105 MC20. Scendono anche Cassino, con 8.540 vetture prodotte e un -40,7%, e Melfi, con 25.100 unità e un -50,7% (-62% se paragonato ai livelli pre-Covid del 2019).
Pomigliano “vola” con la Panda. In questo quadro ben figura Pomigliano: dopo il +30,3% dell’intero 2023, la fabbrica campana ha chiuso il primo trimestre del 2024 con 58.830 veicoli (+26%). A sostenere i volumi campani è l’inossidabile Panda (+45% e 44 mila esemplari), mentre Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet subiscono un calo del 9,5% (14.830 unità). Infine Atessa, dopo due anni negativi, torna a fornire il suo contributo all’industria italiana grazie a una crescita del 28,5% e, soprattutto a previsioni improntate all’ottimismo: il 2024 dovrebbe chiudersi con 255 mila veicoli, l’11% in più rispetto al 2023. “Se l’andamento riscontrato nel primo trimestre 2024 viene confermato nei prossimi mesi e gli incentivi non invertono la tendenza, la produzione complessiva, con i veicoli commerciali, si attesterà poco sopra le 630 mila unità, al di sotto delle 751 mila del 2023”, afferma la Fim-Cisl, sottolineando come, in tal caso, si prospetti sempre più lontano l’obiettivo auspicato dal governo – e sostenuto anche da Stellantis – di riportare le produzioni italiane sulla soglia del milione di veicoli.