Stellantis – Il governo vuole un “tavolo” specifico: l’accordo slitta a fine anno

Nuovo incontro tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e le organizzazioni sindacali sul rilancio dell’industria automobilistica nazionale. Stando ai lanci d’agenzia, Urso ha aggiornato i rappresentanti dei lavoratori sul processo per arrivare alla sottoscrizione di un accordo di transizione con il gruppo Stellantis che coinvolga tutti gli attori interessati senza alcuna distinzione, nonché su una novità di tipo procedurale: per la prima volta, infatti, il ministro ha parlato della costituzione di un apposito “Tavolo Stellantis” in cui abbiano un ruolo il ministero, l’azienda, i sindacati, le regioni sede di impianti produttivi e la filiera dei componentisti rappresentata dall’Anfia.

Accordo entro fine anno. Il tavolo sarà cruciale per sottoscrivere un accordo di programma con un orizzonte al 2030 e con il coinvolgimento di tutte le parti in causa. La mossa, però, sembra funzionale ad accelerare un percorso che sembra aver subito un deciso rallentamento: Urso ha parlato della possibilità di raggiungere un’intera entro la fine dell’anno e non più entro agosto come annunciato nelle scorse settimane. Inoltre, il gruppo di lavoro rappresenterà anche l’occasione per programmare le eventuali e ulteriori risorse a disposizione del governo per sostenere la transizione dell’intera filiera automobilistica. Il piano di lavoro del tavolo potrà essere sottoscritto entro i primi giorni di settembre e dovrà affrontare diverse questioni: aumento dei volumi di produzione; ricerca, sviluppo e innovazione; efficientamento degli impianti; accelerazione degli investimenti in transizione energetica e ambientale; analisi della filiera della componentistica; mappatura aggiornata delle competenze presenti nel gruppo e una proiezione a cinque e dieci anni delle competenze ritenute critiche e dei lavoratori degli stabilimenti Stellantis. In questo campo, si ha intenzione di individuare ambiti specifici per corsi e percorsi formativi primari e secondari, in accordo con le imprese della componentistica.  

I sindacati. Al termine dell’incontro (il prossimo si terrà il 30 agosto), dai sindacati sono arrivate precise richieste: “Riteniamo che il confronto debba essere trilaterale e che Stellantis debba sedere al tavolo del ministero per discutere del piano industriale con tutte le parti interessate”, spiega il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri. Dello stesso avviso Roberto Di Maulo della Fismic e Rocco Palombella della Uilm, la quale ha auspicato un incontro tra governo, sindacati e Stellantis “prima del 10 settembre”. Infine, Maurizio Landini della Cgil e Michele De Palma della Fiom chiedono “una trattativa vera tra sindacati, Stellantis e Mimit per il raggiungimento di un accordo quadro per il rilancio della produzione di auto in Italia e la garanzia occupazionale nella ricerca, sviluppo e produzione in ogni singolo impianto”.