Stellantis – Stati Uniti, al via il programma di incentivi all’esodo
La filiale statunitense del gruppo Stellantis ha avviato un programma di riduzione della forza lavoro negli Stati Uniti. Il piano, che prevede l’offerta di un pacchetto di incentivi per agevolare l’uscita su base volontaria di parte dei 13 mila dipendenti salariati e impiegati in attività non manifatturiere, rientra in una più ampia strategia per riorganizzare la forza lavoro in vista di un sempre più forte impegno sulla mobilità elettrica.
La conferma. Per ora non si sa quanti lavoratori siano coinvolti, né quali siano gli obiettivi dell’azienda. Nel quadro della nostra trasformazione per diventare un’azienda di mobilità tecnologica sostenibile e leader di mercato nei veicoli a basse emissioni, hanno spiegato da Auburn Hills, “in ottobre abbiamo offerto ad alcuni dipendenti statunitensi stipendiati la possibilità di separarsi volontariamente dall’azienda con un pacchetto favorevole di vantaggi che altrimenti non sarebbero a loro disposizione. L’offerta, da accettare entro il 5 dicembre prossimo, si rivolge a dipendenti con 30 anni di servizio e beneficiari di un trattamento pensionistico oppure a lavoratori con almeno 55 anni e 10 anni di esperienza, anche senza alcun diritto a una pensione.
Tagli continui. Il programma è simile a quello già messo in atto nell’autunno dell’anno scorso per dipendenti idonei alla pensione e segue di pochi mesi un piano di riduzione della forza lavoro effettuato dalla Ford: ad agosto la Casa di Dearborn ha deciso di tagliare 3 mila dipendenti a contratto e salariati, per lo più in Nord America, nell’ambito di un programma di ristrutturazione e riduzione dei costi. La General Motors ha, invece, ridimensionato i suoi organici negli anni scorsi, mentre quest’anno ha bloccato le assunzioni e limitato le sostituzioni solo a ruoli chiave. A ogni modo, la riduzione dell’occupazione nel comparto automobilistico statunitense è generalizzata ed è legata al passaggio alla mobilità elettrica sulla falsariga di quanto sta avvenendo anche in Europa dove si parla di almeno 600 mila posti di lavoro destinati a sparire con l’addio alle motorizzazione endotermiche e il passaggio all’elettrico. Solo in Italia, dove Stellantis ha avviato programmi di uscite volontarie simili, nella forma, a quelli messi in atto in Francia o Germania, le stime arrivano a coinvolgere oltre 100 mila posizioni.