Stellantis – Tavares: “L’accessibilità delle auto elettriche rimane la sfida principale”

L’adozione della mobilità elettrica è frenata da diversi fattori. Tra questi, secondo l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, figura “l’accessibilità” per la maggior parte dei consumatori e in particolare per il bacino di clienti più importante per il settore automobilistico, la classe media. Ecco perché, per il dirigente lusitano, la questione della riduzione dei costi rimane “la sfida principale” da affrontare per tutti i costruttori, ancor più di tutti gli aspetti legati all’evoluzione tecnologica.

Un gioco competitivo. Tavares, che ha parlato durante un evento legato al Ces di Las Vegas, ha affrontato anche un’altra problematica da lui stesso sollevata più volte negli ultimi mesi: l’imposizione “dall’alto” della mobilità elettrica. L’amministratore delegato ha voluto spiegare con dovizia di particolare la sua visione sottolineando come il discorso vada scisso in due ambiti: quello del settore e quello più generale dell’umanità. Sul primo fronte ha sostenuto che ormai la mobilità elettrica “è un gioco competitivo: noi amiamo la competizione e il mio compito da amministratore delegato è portare sul mercato auto più sicure, più pulite e più convenienti”. Sul secondo fronte, Tavares ha posto l’accento sulla necessità di combattere i cambiamenti climatici anche per le prossime generazioni ma ha avvisato che “molti aspetti non dipendono da Stellantis” o da altri operatori del settore. il caso dell’energia o di altri fattori produttivi legati alle auto alla spina: per la mobilità elettrica servono, infatti, fonti pulite, c’è bisogno di riciclare le batterie e di produrre con una bassa impronta di carbonio.

A piena velocità. Imposta o no dall’alto, la mobilità elettrica fa parte a pieno titolo del presente e del futuro del gruppo automobilistico. “Stiamo andando alla massima velocità: abbiamo destinato una quota significativa di investimenti all’elettrico e stiamo già vendendo 33 modelli di auto elettrificate”, ha affermato Tavares, nel corso di un evento virtuale della banca d’affari Morgan Stanley, riprendendo più volte il concetto di velocità: “La velocità con la quale abbiamo fuso i due gruppi”, la “velocità con la quale abbiamo creato la nuova organizzazione”, la “velocità alla quale abbiamo deciso la tecnologia”. “Ci stiamo muovendo più velocemente rispetto a quanto fatto in passato. Tutto sta andando più veloce”, ha aggiunto. “Questo è un periodo di cambiamenti. Personalmente, lo trovo molto stimolante”.

Stellantis ben posizionata. “Abbiamo tutto quello che serve”, ha proseguito Tavares. “Abbiamo una posizione finanziaria molto forte, possiamo contare su forti sinergie – a differenza di molti nostri concorrenti – abbiamo i piani e la capacità di esecuzione, abbiamo le tecnologie e le partnership giuste. Insomma, penso che siamo in una posizione molto buona”. Soprattutto per competere nel campo della mobilità elettrica. A tal proposito, il gruppo, a partire dal 2026, avrà le dimensioni giuste “per diluire le spese di investimento per l’elettrificazione” e dal 2027 sarà capace “di assorbire il costo del processo” di trasformazione in una tech-company in grado di fornire “soluzioni di mobilità sicure, sostenibili e convenienti”. Di sicuro, per Tavares, “l’elettrificazione rappresenta un’opportunità” e Stellantis si è posta l’obiettivo di portare sul mercato una mobilità alla spina “democratica”: “Nessuno vuole avere una grande tecnologia, che nessuno può comprare. Noi abbiamo la scala dimensionale, per portare le vetture elettriche alla classe media”. “L’industria automobilistica è nel mezzo di una profonda trasformazione e Stellantis è impegnata in un viaggio ambizioso: stiamo reinventando il futuro della mobilità. La nostra missione è semplice: vogliamo ampliare la libertà di movimento”, ha concluso.