Stellantis – Tavares: “Sull’elettrico siamo pronti, non si può tornare indietro”

Stellantis non chiede di far slittare l’introduzione dei limiti sulle emissioni previsti nel 2025, anzi ribadisce la sua contrarietà alla proposta dei costruttori europei e punta a raddoppiare gli sforzi per introdurre sul mercato elettriche più economiche, con prezzi attorno ai 25 mila euro. Conferme che arrivano direttamente da Carlos Tavares, intervenuto a Torino a margine dell’evento di presentazione dell’hub gobale per i veicoli commerciali Pro One: in una tavola rotonda con la stampa, cui abbiamo partecipato, il numero uno del gruppo ha fatto il punto sulle normative e i problemi dell’industria europea, ma anche parlato della Maserati e delle gigafactory per la produzione di batterie, su cui intende investire “solo quando ci saranno prove che tale capacità verrà utilizzata”. Quello che invece è già certo è il successo delle nuove motorizzazioni ibride, che vedono in Mirafiori un centro produttivo cruciale: secondo l’ad, le vendite stanno dando ragione alle scelte del marchio, che da qualche mese propone modelli full hybrid a 48 volt dotati della trasmissione prodotta a Torino. Proprio a tal riguardo, Tavares ha espresso la volontà di aumentare ulteriormente la produzione di trasmissioni elettrificate a Mirafiori, in attesa di far partire le linee della nuova 500 ibrida.

La Volkswagen pianifica di chiudere due stabilimenti in Europa: pensa che questa decisione potrebbe portare altre Case automobilistiche, tra cui Stellantis, a seguire un percorso simile?
Negli ultimi anni, proprio per scongiurare una situazione simile a quella della Volkswagen, abbiamo fatto delle cose impopolari. E siamo stati criticati per questo, per aver preso decisioni non sempre ben comprese. Abbiamo ribadito che il problema più grande dell’elettrificazione è l’accessibilità economica. E vediamo chiaramente, soprattutto qui in Italia, che il consumatore ci sta dicendo che vuole acquistare veicoli elettrici al prezzo dei veicoli con motore a combustione interna. Se non vendi in modo redditizio, però, metti a rischio la tua azienda. Ci avviciniamo al 2025, anno in cui le Case dovranno raddoppiare il mix di vendite Bev per evitare le multe. Fondamentalmente, quello che quelle aziende ti stanno dicendo è che se raddoppiano il loro mix di vendite elettriche senza guadagnare soldi con quelle auto, si metteranno nei guai. Bene, questo è ciò su cui abbiamo cercato di lavorare negli ultimi anni. I miei dipendenti sono stati pesantemente criticati per aver fatto le cose giuste, per assicurarci che a un certo punto potessimo vendere Bev al prezzo “x” per la classe media in maniera redditizia e quindi sostenibile. Il futuro ci dirà se saremo in grado di evitare i problemi: oggi è troppo presto, dipenderà dai consumatori e da quanto velocemente saremo in grado di ridurre i nostri costi, fissi e variabili. Dipenderà dalla volontà dei Paesi europei di supportare i consumatori nell’acquisto di Bev. E come sapete bene, siamo in testa al gruppo, perché stiamo portando sul mercato vetture come l’ë-C3 da 20 mila euro. Da Stellantis vedrete più elettriche di segmento B intorno ai 25 mila euro.

L’Acea chiede di rimandare di due anni le norme Cafe 2025: perché è contrario a questa decisione?
Sono il nonno di quattro nipoti, dai sei ai dodici anni, e ho qualcosa di importante da fare per contribuire a risolvere il problema del riscaldamento globale. Ed è per questo che abbiamo deciso di essere Carbon Neutral entro il 2038. La decisione dell’Ue è brutale, ma è stata graduale, dal 2018. Non è una sorpresa. Sì, avremmo potuto fare qualcosa di più intelligente, ma è andata così. Come ho detto, abbiamo lavorato molto duramente per prepararci a quel tipo di situazione. E ho sempre detto che siamo un’azienda conforme: c’è una cornice imposta dalle normative e noi ci muoviamo al suo interno. Ora siamo a pochi mesi dall’introduzione delle normative e qualcuno vuole cambiare le regole. Ma perché? Siamo nella regione del mondo che è la più sensibile, la più esigente in fatto di concorrenza. Ci è stato detto negli ultimi 50 anni che la concorrenza in Europa è fondamentale per portare al consumatore la migliore offerta possibile. Questo è il dogma. Questo è il dogma dell’Europa, creare concorrenza per portare al consumatore la migliore offerta possibile. Ed è quello che abbiamo fatto. La mia tecnologia è pronta. Le mie auto sono pronte, le mie fabbriche sono pronte. Le regole sono note. La competizione sta per iniziare. Perché dovremmo cambiare le regole? Perché il riscaldamento globale non è più un problema? Dovrei dirvi quanti incendi boschivi abbiamo in questo momento in Portogallo mentre parliamo? Metà del Paese è in fiamme. Quindi di cosa stiamo parlando? Siamo seri o no riguardo al riscaldamento globale? Se vogliamo fare qualcosa al riguardo, beh, Stellantis è pronta.

Parliamo di Maserati: il progetto delle GranTurismo GranCabrio a Mirafiori vacilla…
Il piano è di continuare a costruire le GranTurismo e GranCabrio qui, a Mirafiori. E dobbiamo riconoscere che abbiamo apportato miglioramenti significativi alla qualità in tutto il marchio Maserati: abbiamo portato la giusta tecnologia perché abbiamo i propulsori termici e ora abbiamo le Folgore elettrica. Quindi, i prodotti li abbiamo. Dobbiamo lavorare sul marketing. Perché quello che vedo adesso è che abbiamo la struttura dei costi che dovrebbe consentirci di garantire la sostenibilità di Maserati. Dove non ci siamo è il marketing: non abbiamo fatto abbastanza per posizionare il marchio come un marchio di lusso puro. I nostri prodotti dovrebbero bastarci per risolvere la redditività e i volumi. Ma il marketing deve essere migliorato, perché in questo momento ciò che manca è il numero di potenziali clienti. qui che dobbiamo lavorare.

Il ministro Russo ha detto che cancellerà i fondi per la gigafactory di Termoli aprendo alla possibilità di destinare altre risorse dal 2025.
Come sapete, la cosa più difficile per la produzione di celle per batterie è ridurre il tasso di scarto, il fattore numero uno nel rapporto costi-prestazioni. Le nostre fabbriche sono gestite in modo molto rigoroso, quindi stanno aumentando la produzione delle celle della batteria. L’impianto ACC Douvrin sta lavorando bene. Invece, stiamo vedendo molte esitazioni e discrepanze all’interno dell’Europa sull’aumento della produzione di celle. Dobbiamo programmare l’aumento della capacità in base all’aumento delle vendite. Quindi, se l’aumento delle vendite è ripido, aumenteremo velocemente la capacità. Non investiremo in capacità che non utilizzeremo, sarebbe un bagno di sangue: lo faremo in funzione dell’aumento delle vendite di Bev in Europa, perché gli stabilimenti in Francia, Germania e Italia sono destinati a rifornire il mercato europeo. Le prime celle che di Douvrin sono destinate alle Peugeot E-3008, che, tra l’altro, ha già superato i 45 mila ordini. un grande successo. I governi stanno riducendo il supporto ai consumatori della classe media: stiamo creando offerte sempre più convenienti, sotto i 25 mila euro, ma i clienti sono esitanti. Penso che stiano anche aspettando che la densità della rete di ricarica sia maggiore.  

possibile che in futuro marchi come Innocenti o Autobianchi siano utilizzati da altri?
Abbiamo già 15 marchi, sono abbastanza. E li stiamo usando per coprire il mercato in modo efficiente. Ci sono un brand di lusso, Maserati. Tre marchi premium, Alfa Romeo, Lancia DS Automobiles. Due marchi mainstream superiori, Opel e Peugeot. Due marchi principali, Citroën e Fiat. E poi un marchio cinese chiamato Leapmotor. Siamo felici, abbiamo abbastanza da fare e gestiremo la nostra attività nel miglior modo possibile. Capisco la domanda, ma non voglio entrare in questi discorsi.