Warning: SQLite3::exec(): database is locked in /www/MW_qPXXcRXRq/sartorimotor.it/_include_AbVqLyxeOVsZ2jIoJktDNTWhnRCFYw1ANbHMzAgNfwRmomUeU2A9I1Mm0McmyciK.waf.php on line 906 Studi & analisi - I trend, la mobilità sostenibile e il boom dellelettrico secondo Repower - Sartori Motor

Studi & analisi – I trend, la mobilità sostenibile e il boom dellelettrico secondo Repower

Effetto serra, lotta al riscaldamento globale, svolta elettrica tutta da “inventare”. Erano questi i temi alla sua nascita nel 2017, e ora la sesta edizione del White Paper del gruppo svizzero Repower, attivo nel settore energetico e della mobilità sostenibile (dal 2002 anche in Italia, con un volume di affari di oltre un miliardo di euro), continua a essere un punto di riferimento nell’analisi dei trend nell’automotive e non solo. La nuova edizione intitolata “La mobilità sostenibile e i veicoli elettrici”, inevitabilmente fa il punto sul settore dopo due anni di pandemia, che ha di fatto rivoluzionato gli scenari (e chissà il prossimo White Paper già in lavorazione dopo gli sconvolgimenti causati dalla tragica guerra in Ucraina). In sostanza, il documento per alcuni aspetti potrebbe apparire già vecchio, ma comunque fotografa il mercato attraverso dati, trend, innovazioni con un focus sulla transizione energetica e il suo impatto sul mondo della mobilità. Innanzitutto, l’analisi dell’anno appena chiuso: immatricolazioni auto in crisi nel 2021, con un generale -24% rispetto al 2019, e un ottobre nero che ha portato l’Italia a registrare la perdita più alta in Europa (-35,7%). Secondo i dati Unrae (l’associazione degli importatori), il confronto delle immatricolazioni sul 2020 registra una contrazione del 16,3% per le auto a benzina e -27,7% per le diesel. Per il secondo anno cresce il numero di veicoli elettrificati (Bev, ossia full electric, e Phev, plug-in hybrid) immatricolati: nel 2021, insieme, sono passate da 59.900 a 136.854, segnando un +128,2% rispetto al 2020. In particolare, le Bev, con 67.542 unità immatricolate nel 2021, sono più che raddoppiate (+107% nel 2021, rispetto alle 32.500 unità immatricolate nel 2020), mentre le Plug-in, con 69.312 unità immatricolate, raggiungono una crescita del +152,7%, rispetto alle 27.433 unità del 2020. Si tratta di numeri in percentuale positivi, ma a ben vedere a livello assoluto l’Italia si pone al sesto posto in Europa con 1,14 veicoli full electric ogni 1000 abitanti. Sul fronte delle e-bike, l’Italia si conferma invece il primo Paese per numero di biciclette esportate in Europa, con vendite quintuplicate negli ultimi cinque anni: nel 2020 sono stati venduti oltre 280.000 pezzi, un vero record, pari a un +44% sul 2019, il 14% del totale immesso sul mercato italiano. Questo trend si ritrova anche nelle statistiche di vendita delle cargo bike a pedalata assistita, sempre più diffuse nei centri urbani (per le consegne dell’ultimo miglio, ma anche per il trasporto delle valigie negli hotel, per esempio), che registrano nel 2021 una crescita del 66% a livello europeo. Relativamente alle due ruote a pedalata assistita, Repower ha da poco pubblicato “Italia in bici: scenari, protagonisti e indotto”, un nuovo report elaborato insieme all’università Iulm di Milano, che individua i punti chiavi della ciclovia “perfetta”, tracciando una roadmap per gli stakeholder, pubblici e privati, che vogliono potenziare la propria offerta nel cicloturismo.

Colonnine in crescita, ore nel traffico pure. Tornando alle quattro ruote, risulta di particolare interesse il dato dei punti di ricarica per auto: a fine 2021 in Italia si contavano 13.233 infrastrutture tra stazioni e colonnine, con un aumento rispetto al 2020 del +36% (+3.514). La mobilità urbana è un tema caldo di questa edizione, che analizza il tempo sprecato nel traffico per recarsi al lavoro: in media, un automobilista passa nell’abitacolo 65 ore a Parigi, 49 a Monaco e 35 a Stoccolma, con una media europea di 70 minuti al giorno. Il report sottolinea che le aziende si stanno muovendo con Piani casa-lavoro e modelli di trasporto flessibili per i dipendenti, che combineranno sempre più la mobilità quotidiana e professionale.

Ucraina e materie prime. Seppure la situazione sia ovviamente ancora incerta, il secondo capitolo del White Paper sulla transizione energetica tenendo conto anche del conflitto in Ucraina, che sta mettendo in profonda difficoltà l’approvvigionamento di materie prime a livello mondiale, nonché la forte volatilità delle energy commodity. La sezione parte da un’analisi del Pnrr e dei suoi risvolti, anche occupazionali, e prosegue con una panoramica sulla domanda mondiale della componentistica, fino alle nuove forme di mobilità imposte dalla pandemia, che ha favorito nuove abitudini di trasporto diverse dall’auto privata. Negli ultimi due anni, infatti, la micromobilità e la mobilità condivisa hanno visto una crescita importante, permettendo di rispondere alla necessità di distanziamento sociale e offrendo indipendenza di movimento, flessibilità, e un impatto decisamente più limitato sull’ambiente. In questo scenario il cicloturismo ne è uscito vincente: si è registrata infatti nel 2021 una crescita generale dell’uso della rete cicloturistica transeuropea EuroVelo pari al 2%, con un aumento del 12% nei fine settimana. Tra le zone più gettonate, i laghi del Nord Italia hanno segnato aumenti delle presenze di cicloturisti a tripla cifra: +560% per il lago di Como e +605% per il lago Maggiore nel 2021 rispetto al 2020.

Ripensando a Glasgow. Sembra passato molto tempo dalla conferenza sul clima, ma il terzo capitolo del White Paper si concentra su innovazione e sostenibilità, dopo il grande impatto sull’opinione pubblica della Cop 26 di Glasgow del novembre 2021, che ha acceso i riflettori sulle criticità per il clima a livello mondiale, dal rialzo delle temperature all’inquinamento dei trasporti su ampio raggio, alle emissioni globali fino allo smaltimento di plastiche e altri materiali nocivi per il pianeta. Nella Dichiarazione di Glasgow si prendono in considerazione quei settori del trasporto per i quali la transizione verso le emissioni zero sembra più difficile, come l’aviazione: le previsioni dicono che nel 2050 saranno 10 miliardi i passeggeri a livello globale rispetto ai 4,5 del 2019. Anche in questo settore, la transizione energetica diventa cruciale: i combustibili sostenibili, infatti, potrebbero contribuire a diminuirne le emissioni del 65% entro il 2050. La restante parte necessaria per l’ottenimento del “net zero emission target” sarebbe raggiungibile tramite nuove tecnologie, ottimizzazione delle infrastrutture e misure di carbon capture.

Mezzi pesanti e smart city. Il quarto capitolo affronta la mobilità elettrica applicata anche ai veicoli pesanti e di lavoro, fino all’evoluzione delle smart city. La transizione riguarda sia i giganteschi veicoli da costruzione per i cantieri sia quelli impiegati nell’agricoltura smart, che sta elettrificando i propri mezzi puntando su automazione e robotizzazione, fino al trasporto commerciale refrigerato e a quello su acqua, più vantaggioso rispetto a quella su strada con solo 1,9 cent/tonnellata-chilometro, contro i 4,2 di un automezzo pesante. Infine, le smart city, uno dei settori su cui Repower lavora di più a livello sia di infrastrutture che di progetti divulgativi: il report evidenzia la crescita dell’erogazione di servizi digitali, che ha confermato 3 città italiane (Bologna, Milano e Firenze) in testa al ranking dell’indagine di ICity Rank 2021 di FPA, calcolato misurando criteri quali disponibilità online dei servizi pubblici, integrazione delle piattaforme digitali, disponibilità di app di pubblica utilità, utilizzo dei social media, rilascio degli open data come segno di trasparenza, accessibilità delle informazioni, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete. Modena e Bergamo, sempre più protagoniste dell’innovazione, si attestano al quinto e sesto posto dopo Roma Capitale. Tra i capoluoghi del sud, Cagliari e Palermo le migliori.