Telepedaggio – L’Antitrust indaga su Autostrade per presunti ostacoli a UnipolMove

L’Autorità garante per la concorrenza e del mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Autostrade per l’Italia per verificare se ci siano gli estremi di un abuso di posizione dominante posto in essere tramite l’Aiscat, l’Associazione italiana società concessionarie e trafori, in violazione del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. L’ipotesi al vaglio riguarda un comportamento atto a escludere od ostacolare l’ingresso di nuovi fornitori nel mercato del telepedaggio.

La denuncia. L’istruttoria prende le mosse da una denuncia della società UnipolTech, ideatrice del dispositivo di telepedaggio UnipolMove recentemente immesso sul mercato. Dagli atti risulterebbe che Autostrade per l’Italia, che gestisce circa la metà della rete italiana a pedaggio, attraverso il suo “ruolo decisionale predominante in sede associativa si sia adoperata per mantenere in essere la storica chiusura del sistema nazionale del telepedaggio” e per “tentare di dirottare i nuovi operatori entranti verso il Sistema europeo di telepedaggio e il Sistema interoperabile del telepedaggio per mezzi pesanti, più onerosi di quello nazionale dal punto di vista dei requisiti richiesti per l’accreditamento e della relativa procedura, nonché delle condizioni applicate (discriminatorie rispetto a quelle applicate a Telepass per il sistema nazionale)”. Ciò sia sotto il profilo contrattuale, sia rispetto alla possibilità di applicare sconti ai clienti.

Ostacoli. Non solo: Autostrade per l’Italia avrebbe anche messo in atto, attraverso lo strumento associativo, degli impedimenti per ritardare l’adeguamento al sistema di tutti i varchi autostradali e della relativa cartellonistica. L’inizio del presunto abuso risalirebbe al gennaio del 2019, quando la società UnipolTech presentò formale richiesta di accreditamento per poter svolgere il servizio di telepedaggio sulla rete autostradale in concessione, ai sensi della normativa europea: da allora, l’Aiscat “dietro la quale agiva Aspi, sembra aver procrastinato con comportamenti dilatori l’accreditamento della società”. Un abuso che, scrive ancora l’Antitrust, “sembrerebbe ancora in essere, dal momento che a oggi persiste l’assoluta chiusura del sistema di telepedaggio e non è stato definitivamente implementato il sistema Set”. I funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle sedi dell’Aiscat, di Autostrade per l’Italia e di alcune società non coinvolte nel procedimento, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

La precisazione. In merito all’istruttoria, Autostrade per l’Italia ha ritenuto opportuno specificare di “aver sempre operato con la massima trasparenza, nel pieno rispetto della normativa vigente e senza alcuna preclusione all’ingresso di nuovi operatori sul mercato del telepedaggio”. Inoltre, la società ricorda di “essere stato il primo concessionario autostradale a sottoscrivere un contratto di telepedaggio europeo già nel 2019”. In ogni caso, Aspi sottolinea di aver “messo a disposizione ogni informazione utile sull’argomento, con spirito di collaborazione e di fiducia nei confronti dell’Autorità”.