Telo copriauto – Se la targa è coperta si rischia una multa

una di quelle storie che se non fosse vera sembrerebbe fatta apposta per scatenare i commenti del popolo del web. Parliamo della macchina multata a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, perché coperta da un telo protettivo per auto da esterno. Secondo il Corriere del Veneto, che ha rivelato la notizia, al proprietario della vettura sarebbe arrivato un verbale perché la targa non era visibile. Peccato, si lamenta il malcapitato automobilista, che chi ha redatto il verbale l’ha riportata correttamente sulla multa scostando agevolmente il telo.

Il precedente. Secondo il quotidiano, una vicenda simile si era già verificata il 24 luglio, quando un altro automobilista era stato sanzionato per avere occultato la targa della propria auto in sosta su strada in uno stallo non a pagamento con un telo antigrandine con cui aveva coperto la vettura: Complimenti a chi comanda questi signori e a chi dà queste disposizioni dopo un’allerta meteo Regionale gialla, si era lamentato pubblicamente sui social il proprietario della vettura.

Cosa dice la legge. Il fatto è che esiste un articolo del Codice della strada, il 102, secondo cui chiunque circola con targa non chiaramente e integralmente leggibile è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 42 euro, che scendono a 29,40 con lo sconto del 30% per chi paga entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica. Siccome per circolazione la legge intende sia la marcia sia la sosta, la violazione ricorre anche se la macchina è ferma in uno stallo per la sosta, indipendentemente dal fatto che essa sia a pagamento o sia libera. Insomma, se il telo antigrandine copre la targa si commette un’infrazione. E infatti il prontuario delle violazioni in dotazione alle forze dell’ordine, elenca, tra le situazioni da sanzionare, anche il caso in cui è frapposto un oggetto (tra la targa e l’osservatore, ndr). Dunque, il verbale è formalmente legittimo. E a nulla sarebbe valso, come si usava una volta, scrivere il numero di targa sul telo con un pennarello indelebile: per legge bisogna proprio che la targa sia visibile. Insomma, se si copre la macchina con un telo, bisogna fare in modo di rialzarlo o ritagliarlo in corrispondenza della targa.

Altro che sosta, servono controlli. A indignare i cittadini, però, non è tanto il rigore della norma, quanto il contrasto a cui troppo spesso si assiste, specialmente nelle località di villeggiatura, tra lo zelo con cui gli agenti di polizia municipale perseguono la sosta e la loro latitanza quando, invece, si tratta di mettere in atto azioni più serie e importanti, per esempio i controlli con l’etilometro sulle strade attorno alle discoteche nelle notti estive o anche solo un presidio forte del territorio con posti di blocco e controlli sui veicoli in circolazione e sui rispettivi conducenti, visto che un autovelox o una telecamera non sono in grado di rilevare, per esempio, se un conducente guida ubriaco o con la patente sospesa o un mezzo inefficiente. Il fatto, dicono i maligni, è che la prevenzione e la sicurezza stradale richiedono impegno; la sosta, invece