Termini Imerese – Vertenza (forse) chiusa dopo 12 anni

Dopo 12 anni, la vertenza dell’ex Fiat di Termini Imerese dovrebbe essere arrivata a conclusione. Il condizionale è d’obbligo perché da quando il Lingotto ha deciso di abbandonare l’impianto siciliano i lavoratori ne hanno visto, come si suol dire, di cotte e di crude: fantomatici progetti di rilancio, iniziative imprenditoriali finite nel gorgo delle cronache giudiziarie e tante (forse troppe) promesse, buone solo per cercare voti e consensi elettorali. Ora è arrivato l’ennesimo accordo di salvataggio e le premesse non sembrano negative, ma per scrivere la parola fine sull’intera vicenda ci vorrà qualcosa di più concreto. 

L’intesa. Per ora, è stato firmato un accordo quadro per la salvaguardia dei lavoratori ex Blutec e per il rilancio dello stabilimento tra la Regione siciliana, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’Inps, le principali organizzazioni sindacali e l’azienda dell’imprenditore italo-australiano Ross Pelligra, che ha vinto l’ennesima gara per la cessione del compendio aziendale grazie a un progetto di reindustrializzazione del sito produttivo. L’intesa, come afferma il dicastero di via Veneto, mette in salvo tutti i 540 lavoratori: 350 saranno assunti da Pelligra e potranno accedere al piano di riqualificazione e formazione professionale utile per l’attuazione del piano industriale del nuovo investitore, mentre gli altri 190 rimarrano in capo all’amministrazione straordinaria e potranno beneficiare dello strumento dell’isopensione a partire dal primo gennaio 2025 e per un periodo massimo di sette anni.