Tesla – Crollo a Wall Street: pesano le ombre cinesi

La settimana della Tesla si apre nel peggiore dei modi: il titolo della Casa di Elon Musk ha aperto le contrattazioni a Wall Street in forte calo, proseguendo la seduta con una flessione che ha superato il -13%. Gli investitori hanno bocciato le performance di mercato del marchio, che in Cina ha perso molto terreno contro i costruttori locali, accusando un -49% nel mese di febbraio, il quinto consecutivo di calo nel Paese.

La concorrenza della BYD. La Tesla, nel mese scorso, ha registrato 30.688 immatricolazioni in Cina: è il dato più basso dal luglio del 2022, quando si era fermata a 28.217 unità. Un dato decisamente negativo, che ha portato la quota di mercato controllata dalla Casa sotto la soglia del 5% e al di fuori della top ten dei marchi più diffusi nella nazione. Tanto più che l’arretramento avviene in contemporanea con l’ascesa della BYD: l’azienda di Shenzhen ha registrato da inizio anno un +24% in patria. Che ha portato il costruttore a controllare una quota di mercato quasi tripla, prossima al 15%.

Morgan Stanley: rischio flessione “sistematica”. La graduale erosione del presidio commerciale della Tesla in Cina non è sfuggita agli analisti: nell’ultimo report sulla Casa americana, Morgan Stanley ha paventato la possibilità che l’esposizione del marchio nel Paese possa “continuare a ridursi sistematicamente”, portando il peso del fatturato cinese “dal 21% dell’anno scorso a meno del 7% nel 2030”.

I tonfi in Europa. Ma i problemi per la Casa di Musk, naturalmente, non sono circoscritti all’Oriente: anche in Europa il calo delle vendite ha raggiunto dei picchi eclatanti, come il -76% in Germania (1.429 unità), il -45% subito in Francia e il -54% registrato nel nostro Paese, sempre nel mese di febbraio.  

Arriva la Model Y restyling. Le flessioni, secondo alcuni osservatori, sono legate alle recenti posizioni politiche espresse da Musk anche in merito a questioni politiche interne ai Paesi europei, come dimostrato anche dalle recenti proteste nei confronti del marchio. Ma sui risultati nel Vecchio continente pesa anche l’avvicendamento nel cuore della gamma: la Model Y attuale è in procinto di uscire di scena e di passare il testimone alla versione aggiornata Juniper, le cui consegne sono partite lo scorso venerdì, come annunciato dalla filiale europea della Casa sul social network X. Ma la strada della risalita sarà ardua: nel frattempo, la concorrenza cinese si è fatta numerosa e agguerrita. Anche in Europa.