Tesla Cybertruck – Ora il futuro (blindato) somiglia al… futuro

Dopo 1.470 giorni d’attesa, la Tesla ha consegnato i primi esemplari del Cybertruck. A ricevere il pick-up elettrico, annunciato nel novembre del 2019, sono stati i clienti che si sono affrettati a prenotarlo.

Partenza in ombra. L’evento di avvio delle consegne è iniziato con Elon Musk che è salito sul cassone del Cybertruck per presentare il nuovo modello, rimanendo nell’ombra col viso dopo aver colto impreparati i tecnici delle luci e i cameraman. “Finalmente il futuro avrà l’aspetto del futuro”: con queste parole il numero uno della Tesla ha definito il pick-up, parlando di prestazioni migliori di un’auto sportiva e di una grande praticità d’utilizzo.

Più rigido di una McLaren. La carrozzeria del Cybertruck (che non ha maniglie per l’apertura delle portiere, ma dei piccoli pulsanti nella zona dei finestrini) è realizzata in Stainless Steel Super Alloy, una lega sviluppata direttamente dalla Tesla per essere ultraresistente (è stato mostrato anche un video in cui vengono sparati dei proiettili da un mitragliatore senza che le portiere vengano perforate): per la sua lavorazione sono state sviluppate delle apposite presse, poiché quelle tradizionali si rompevano durante le operazione di stampaggio. Musk ha inoltre dichiarato che il Cybertruck ha una “rigidità torsionale superiore a quella di una McLaren P1”. Passando ai cristalli a prova d’urto, Musk ha chiamato ancora una volta in scena Franz Von Holzausen, il designer del marchio, che ha ripetuto i lanci (questa volta con una palla da baseball) che nel 2019 avevano rotto i finestrini del prototipo.

Traina 4,5 tonnellate. Il Cybertruck, però, è un veicolo da lavoro e dispone di svariate soluzioni pensate per impieghi professionali, a partire da una presa per alimentare utensili elettrici direttamente con l’energia stoccata nella batteria di trazione. Secondo la Casa, il pick-up può trainare carichi fino a 4.490 kg e caricare fino a 1.134 kg: il cassone, lungo 183 cm e largo 122, ha un rivestimento di materiale composito pensato per offrire un’elevata resistanza e promette un volume utile di carico di 3.424 litri. La Tesla ha realizzato anche dei test comparativi con i Rivian R1T, Ford F-150 Lightning e Ford F-350, mostrando come il Cybertruck possa ottenere migliori risultati nella prova del tractor pulling.

Più veloce di una Porsche. Passando alla tecnica, il Cybertruck dispone di sospensioni adattive e di un’altezza da terra di 43,2 centimetri con ruote da 35″ (compreso il pneumatico, i cerchi sono da 20″): il diametro di sterzata è inferiore a quello di una Model S: sul retrotreno sono presenti un asse posteriore sterzante e un sistema di Torque Vectoring. Lo sterzo è by-wire e le prestazioni sono superiori di quelle di una Porsche 911: la Tesla ha portato un esemplare uscito da una concessionaria di una 992 per confrontarne le prestazioni con quelle del Cybertruck (nella sua versione più potente) su una drag strip. Le due auto sono arrivate quasi assieme, ma a sorpresa il video ha poi rivelato che il Cybertruck (arrivato comunque per primo al traguardo) stava trainando anche un rimorchio sul quale era caricata un’altra Porsche 911. Il Cx del Cybertruck è pari a 0,335 e, al momento, il costruttore ha dichiarato solo qualche dato riguardo l’accelerazione: 0-60 mph (96 km/h) in 2,6 secondi e quarto di miglio coperto in meno di 11 secondi. Nella Gigafactory Texas, che ha ospitato la cerimonia di consegna dei primi esemplari, erano esposti anche alcuni componenti dell’auto con qualche dettaglio tecnico: il motore anteriore, per esempio, monta un differenziale elettromeccanico pensato per l’off-road ed è in grado di erogare una potenza massima di 300 cavalli.

Le dimensioni. Il Tesla Cybertruck ha dimensioni imponenti per le strade europee (dove probabilmente non arriverà ufficialmente), ma in linea con i pick-up più popolari sul mercato americano: la lunghezza è di 5.682 millimetri, la larghezza di 2.413 mm e l’altezza di 1.791 mm.

Gli interni. L’abitacolo degli esemplari presentati in Texas aveva solo cinque posti, mentre il prototipo disponeva di una panca anteriore a tre posti per sei totali. Al centro della plancia è presente un touch screen da 18,5″ dal quale si gestiscono tutte le funzioni del pick-up, mentre per i passeggeri posteriori è previsto un secondo schermo, sempre touch, da 9,4″.

Prezzi e versioni. Rispetto a quanto inizialmente preventivato, prezzi e versioni sono cambiati. I clienti possono scegliere tre diversi allestimenti: Cyberbeast, All-wheel Drive e Rear-wheel Drive, con quest’ultimo che non arriverà su strada prima del 2025 (al contrario, i primi due verranno consegnati nel 2024). Proprio la versione a trazione posteriore (0-96 km/h in 6,5 secondi e 402 km d’autonomia) prevista tra  due anni è il modello d’ingresso gamma: il prezzo non è più di 49 mila dollari come annunciato nel 2019, ma di 60.990 dollari (56 mila euro). Un gradino più in alto troviamo il Cybertruck AWD – proposto a 79.990 dollari, poco meno di 73.500 euro — con due motori per 600 CV di potenza complessiva (con 10.100 Nm di coppia teorica alla ruota), 547 km d’autonomia, 180 km/h di velocità massima e un’accelerazione da 0 a 96 km/h in 4,1 secondi. Al vertice della gamma, dall’alto dei suoi 845 CV (e 13.960 Nm di coppia teorica) e 99.990 dollari di listino (poco meno di 92 mila euro), troviamo il Cybertruck Cyberbeast che, secondo la Casa, può bruciare lo 0-96 km/h in 2,6 secondi (togliendo il rollout in partenza), toccare una velocità massima di 209 km/h e percorrere fino a 515 km con un pieno di corrente. Pieno che però non viene quantificato – come da tradizione del costruttore – in kWh: la ricarica supporta fino a 250 kW di potenza, per aggiungere 206 km d’autonomia in un quarto d’ora.

Il nodo “range extender”. Nella stringata scheda tecnica rilasciata dal costruttore compare anche una voce di non facile interpretazione: “Range (+Range Extender)”. Senza contare l’animo full electric del marchio, il valore indicato per le varie versioni porta a pensare che per il Cybertruck non sia previsto un vero e proprio range extender alimentato a benzina come quelli già visti su alcune elettriche, poiché l’incremento dell’autonomia appare abbastanza esiguo, nell’ordine dei 200 km. dunque possibile che possa trattarsi di una modalità di guida pensata per tagliare drasticamente la potenza del pick-up per massimizzare la percorrenza, che sulla versione AWD arriverebbe così a 756 km (209 in più) e sulla Cyberbeast toccherebbe i 708 km (193 in più). Si tratta comunque di incrementi importanti per una semplice modalità di guida: staremo a vedere quando la Tesla fornirà maggiori informazioni a riguardo.