Tesla Investor Day 2023 – Per vedere l’elettrica da 25 mila dollari servirà ancora (molto) tempo

“C’è una strada chiara per un pianeta Terra sostenibile”. Con questa frase Elon Musk dato il via all’Investor Day 2023, durante il quale la Tesla ha mostrato la propria visione per la decarbonizzazione globale. A iniziare a parlare di prodotto è stato però il capo del design del marchio, Franz von Holzhausen, che dopo una carrellata dei modelli oggi disponibili ha confermato che il Cybertruck arriverà (finalmente) quest’anno. Pochissime parole sono state invece spese sull’attesissima sorella minore della Model 3, che sarà prodotta anche in una nuova Gigafactory in Messico: il designer si è limitato ad affermare che “sarà bellissima, ma che per il momento non può essere mostrata”. L’unica, piccola, anticipazione è stata fatta in un paio di slide, che mostrano il nuovo modello d’ingresso gamma sotto un telo con una silhouette da piccola berlina. Per vederla in carne e ossa (o almeno in versione digitale) servirà aspettare ancora parecchio tempo. Musk, infatti, non ha voluto svelare le tempistiche di lancio, affermando però che prossimamente si terrà un evento incentrato sui nuovi prodotti.

Confermato (ancora una volta) il van. Tra le immagini proiettate davanti alla piccola platea radunatasi alla Gigafactory di Austin, però, c’era anche un altro, enigmatico, veicolo. Mostrato sempre sotto un telo bianco, insieme al Semi e al Cybertruck, potrebbe essere il già annunciato van, ma non è da escludere che, visto l’aspetto molto squadrato, possa trattarsi di un veicolo puramente commerciale, probabilmente una sorta di furgoncino per le consegne.

Un motore da soli 1.000 dollari. Qualche dettaglio in più è stato invece fornito riguardo la nuova piattaforma che farà da base alla futura generazione di elettriche del marchio americano. La nuova “drive unit” avrà un costo attorno ai 1.000 euro, non utilizzerà terre rare e richiederà per la sua realizzazione il 75% in meno di carburo di silicio. Il nuovo motore sarà a magneti permanenti, la cui produzione non si baserà sul Neodimio (una delle terre rare), come accade per quelli attuali. Oltre a questo, i processi di produzione dimezzeranno le emissioni rispetto alle attuali e, cosa ben più importante per la scalabilità e l’evoluzione, il nuovo “cuore” potrà utilizzare qualsiasi tipologia di chimica per le batterie. L’elettronica di potenza verrà semplificata per essere più economica da produrre e tutti i controller dei powertrain verranno progettati “in house”.

Produzione ripensata. Le future Tesla introdurranno un metodo produttivo molto diverso da quelli visti finora nel mondo automotive. Il “next gen vehicle” sarà costruito assemblando delle “macroparti” pensate per ridurre i costi di produzione e, conseguentemente, i listini di vendita. La nuova piattaforma multisegmento prevederà una batteria come pavimento dell’abitacolo: la scocca sarà “calata” sopra di essa e verranno poi posizionati avantreno, retrotreno e dettagli interni, oltre alle portiere e ai cristalli. Oltre a questo, il “wiring” delle vetture sarà pesantemente rivisto rispetto all’attuale, per risparmiare sia a livello di peso sia di tempistiche di produzione e per renderlo scalabile. In più, tutti i nuovi modelli a partire dal Cybertruck (compreso il robot Optimus) utilizzeranno un’architettura a 48 volt per la rete dei servizi a bordo, una soluzione che, tra le altre cose, consentirà di ridurre la sezione dei cavi utilizzati.

Supercharger per tutti. L’ampliamento della rete di ricarica del marchio americano continua senza sosta e con l’apertura dei Supercharger anche alle elettriche di altri marchi la Casa ha introdotto negli Stati Uniti un nuovo sistema universale. In pratica, i proprietari di una Telsa continueranno a utilizzare il connettore proprietario, mentre gli altri utenti potranno sfruttare (sbloccandolo direttamente dall’app) un adattatore integrato direttamente nella colonnina, così da non doversene portare uno specifico. Il “magic dock” è infatti pensato per poter collegare alle colonnine Tesla tutte le vetture dotate di presa CCS1, lo standard americano per la ricarica dei veicoli elettrici.

Obiettivo decarbonizzazione. Nelle oltre quattro ore di conferenza, i vertici Tesla hanno parlato di vari aspetti della mobilità elettrica a livello globale, annunciando anche di aver tagliato (proprio questa mattina) il traguardo delle 4 milioni di auto elettriche prodotte. La visione del nuovo Masterplan 3 è quella di contribuire alla decarbonizzazione della Terra con il miglioramento delle attuali tecnologie. Non solo per le quattro ruote, ma anche per lo stoccaggio e la produzione di energia tramite fonti rinnovabili. “Se hai un’auto a benzina ha ricordato Elon Musk converti solo il 20% del carburante in movimento, il resto è scarto”. E per questo motivo l’ottimizzazione della tecnologia elettrica ha (e avrà) un’importanza cruciale per il futuro. Non solo nel mondo automotive, ma in tutta l’economia.