Transizione ecologica – Cingolani: Senza rinnovabili non ci saranno auto elettriche, smartphone o internet

Il ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, torna a lanciare avvertimenti sulla transizione ecologica dalle colonne del Financial Times e invia un messaggio agli italiani contrari all’installazione di nuovi parchi eolici o solari nella propria zona di residenza. A suo avviso, infatti, l’alternativa alle fonti rinnovabili rischia di essere solo una, ovvero rinunciare all’auto (il ministro non parla esplicitamente di elettriche, ma è evidente il riferimento visto che il suo intervento riguarda la produzione di elettricità, ndr), all’aria condizionata, al telefono cellulare e a internet. I cittadini devono comprenderlo. 

Un mix energetico povero. Il ministro sottolinea, inoltre, come il nostro mix energetico sia molto povero, visto che le fonti rinnovabili coprono solo il 17% del fabbisogno e l’Italia è troppo dipendente dalle importazioni di gas. Serve, dunque, triplicare la capacità di generazione eolica e solare entro il 2030, ha fatto presente Cingolani, aggiungendo che non esiste un piano B e ricordando i 3GW di progetti bloccati da opposizioni legate all’impatto su paesaggio e patrimonio e la  fortissima semplificazione delle regole e delle procedure per l’autorizzazione varata dal governo Draghi e ulteriori misure volte a superare eventuali veti a livello regionale o locale. Quanto al nucleare (ritenuto necessario, tra gli altri, da Alejandro Agag), il ministro ha ribadito la sua posizione sulla necessità di rivedere la decisione del referendum del 1987 e di valutare nuove tecnologie come i piccoli reattori modulari. “Non sono un fan del nucleare, sono un fan dell’innovazione”, ha concluso Cingolani per contrastare tutte le critiche ricevute sulle sue recenti dichiarazioni sull’energia atomica.